Ormai da mesi i cieli sopra la penisola del Sinai sono considerati pericolosi. Sul sito dell’International Civil Aviation Organization (Icao), l’agenzia dell’Onu specializzata in sicurezza aerea, sono pubblicati i dettagli sui singoli messaggi di allarme. Sin dal marzo scorso tre Paesi, in particolare, il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Germania, hanno raccomandato alle proprie compagnie aeree di non volare sul Sinai sotto la quota di 26mila piedi (7.904 metri). Il primo allarme, in ordine temporale, è quello lanciato dagli Stati Uniti il 30 marzo 2015, che scadrà il 30 marzo del 2016, in cui si raccomanda di non volare sulla zona, sotto la quota di 26 mila piedi per il rischio di "missili, granate e colpi di mortaio anti-aerei".
Il secondo avviso viene dal Regno Unito, lanciato l’8 settembre 2015, che sarà valido sino il 6 dicembre. Anche qui si chiede di volare sopra i 25 mila piedi, per evitare "armi anti-aeree".
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