"La mia vita è in pericolo": in una lettera aperta pubblicata oggi sul quotidiano francese Le Monde, il fondatore di Wikileaks, Julian Assange - attualmente rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra - chiede al presidente francese Francois Hollande di accoglierlo in Francia.
Le ultime rivelazioni di Wikileaks sui tre presidenti francesi spiati dall'Agenzia per la sicurezza nazionale americana (Nsa) avevano sollevato ancora una volta polemiche e casi diplomatiche: "Altri documenti arriveranno, ancora piu' importanti, e' il momento di agire". Cosi' Julian Assange aveva parlato in un'intervista all'emittente francese TF1 all'indomani dello scandalo che ha colpito le relazioni tra Parigi e Washington. "Altre informazioni usciranno quando sara' il momento, da un punto di vista politico, quello che verra' fuori sara' ancora piu' importante", ha sottolineato il fondatore di Wikileaks.
Ma da Parigi arriva uno stop: "Non c’è pericolo immediato", ha reso noto l’Eliseo in un comunicato ripreso da Le Figaro.
di diritto e della situazione materiale di Assange", si legge. "La situazione di Assange non presenta alcun pericolo immediato ed egli è anche oggetto di un mandato d’arresto europeo".
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