Youtuber picchia e uccide la fidanzata in diretta streaming

Lo youtuber russo è stato dichiarato dagli psichiatri forensi "sano di mente" ed è stato così condannato a sei anni di carcere

Youtuber picchia e uccide la fidanzata in diretta streaming

Sta destando scandalo in Russia il caso dello youtuber Stas Reeflay, sotto processo per avere ucciso lo scorso dicembre la propria fidanzata 28enne Valentina Grigoryeva durante una diretta sul web. La 30enne stella dei social, il cui vero nome è Stanislav Reshetnikov, era stato pagato allora dagli utenti proprio per infliggere violenze verbali e fisiche alla propria compagna nella sessione di streaming in cui si sarebbe consumato l'omicidio.

In quella diretta social, Reeflay aveva inveito contro Valentina, che nel corso dello streaming era svestita, chiamandola "prostituta" e definendola "puzzolente", per poi passare a infliggerle vere e proprie sevizie, fino a chiuderla fuori al terrazzo di casa, al gelo. Quando Reshetnikov le aveva finalmente permesso di rientrare in casa, la giovane era ormai in fin di vita, con lo youtuber che aveva quindi maldestramente provato a rianimare la fidanzata rantolante, senza riuscirci. L'ultima frase pronunciata in diretta da Reeflay davanti al corpo della 28enne è stata: "Valentina, come sei pallida, sei morta". È stato proprio uno degli spettatori dello streaming, dopo avere assistito agli inutili tentativi del 30enne russo di rianimarla, a chiamare il servizio d’emergenza.

Le prime ricostruzioni forensi hanno attribuito il decesso della ragazza ad assideramento, associato al fatto che la vittima era stata buttata fuori seminuda al gelo dal fidanzato. Tuttavia, esami più approfonditi hanno portato alla luce i danni provocati a Valentina dalla furia dello youtuber. Il corpo della malcapitata presentava infatti un "trauma craniocerebrale" e "lividi multipli sul viso ed emorragie dei tessuti molli", da attribuire alle violenze inflitte da Reshetnikov alla compagna durante lo streaming. In un primo momento, gli investigatori avevano anche ipotizzato che la vittima fosse incinta al momento del decesso, ma accertamenti successivi hanno confutato tale versione.

Gli esami psichiatrici condotti sullo streamer dagli esperti del tribunale hanno definito l'imputato "sano di mente" e in grado di affrontare il processo.

ReeFlay ha subito ammesso davanti ai magistrati di avere picchiato Valentina durante la diretta dello scorso dicembre ed è stato di conseguenza condannato in questi giorni a sei anni di carcere per avere intenzionalmente inflitto "lesioni personali gravi, pericolose per la vita umana", commesse anche con l'uso di un oggetto usato come arma, e per avere lasciato morire la ragazza mostrando totale negligenza.

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