da Milano
«Leuro destinato a travolgere il dollaro? Le nostre previsioni dicono il contrario: presto potremmo assistere a un suo indebolimento». Marco Annunziata, capo economista di Unicredit markets, braccio di investment banking dellistituto milanese, ridimensiona le prospettive di uno strapotere della moneta unica. «Secondo le nostre stime il rapporto tra euro e dollaro potrebbe attestarsi a fine 2007 intorno a 1,26. Intendiamoci: questo non esclude che nei prossimi due o tre mesi leuro corra ancora e finisca per sfondare quota 1,35. Ma dovrebbe trattarsi di un fenomeno temporaneo».
Quali fattori giocheranno a favore di un riequilibrio?
«La forza relativa delle due economie. Nel 2006 abbiamo visto uneconomia europea in rafforzamento e in grado di cammminare spedita anche senza appoggiarsi a quella americana. Negli Usa al contrario abbiamo visto un progressivo rallentamento. Oggi i corsi delle due monete scontano questa realtà. Ma per il futuro dobbiamo tenere presente i limiti strutturali delleconomia europea e dallaltra parte le prospettive di una nuova accelerata delleconomia Usa».
Su cui, mi sembra di capire, siete ottimisti...
«Quello americano è un sistema che più di tanto non sembra destinato a rallentare. Ha delle caratteristiche di flessibilità e dinamicità che sotto molti aspetti ne fanno un esempio esattamente contrario a quello europeo. A fine dellanno prossimo potrebbe avere di nuovo ritmi di crescita tra il 3 e il 3,5%».
A cinque anni esatti dalla sua introduzione leuro resta sempre discusso. Ieri lintervento di Almunia è sembrato unarringa difensiva più che una celebrazione...
«E nel mondo finanziario si continua a discutere se potrà durare o no. Tra un paio di settimane sono stato invitato a un convegno a Londra che dibatterà proprio questo tema».
E il suo giudizio dopo cinque anni qual è?
«Un passo importante sulla via di unintegrazione economica che rimane incompiuta.
E per lItalia?
«LItalia ha avuto enormi vantaggi per il finanziamento del debito pubblico con la riduzione al minimo del differenziale dei tassi con i Bund tedeschi. Daltra parte la politica monetaria e landamento valutario non sono tagliati su misura per il nostro Paese. Il livello delleuro per noi è troppo alto».