Monito di Napolitano: "Al Sud serve autocritica"

Il Capo dello Stato: "Se il Mezzogiorno non fa una autocritica e un’autoriflessione sulla amministrazione della cosa pubblica, non può fare sentire la sua voce neanche sulle interpretazioni più perverse del federalismo fiscale"

Monito di Napolitano: 
"Al Sud serve autocritica"

Napoli - "Sono persuaso che se oggi non si dà il senso di una forte capacità di autocritica nel Mezzogiorno poi la partita per far avanzare delle politiche corrispondenti alle esigenze del Mezzogiorno diventa enormemente più difficile". L'appello arriva dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha preso la parola alla Fondazione Italiani europei. Questo, ha aggiunto Napolitano, è anche il discorso sul federalismo fiscale: "Si possono denunciare rischi - ha detto il Capo dello Stato - si possono paventare esiti infausti del federalismo fiscale, ma se ci si sottrae ad un esercizio di responsabilità per quello che riguarda l’amministrazione della cosa pubblica nel Mezzogiorno non si hanno titoli anche per resistere alle impostazioni più perverse o più pericolose del federalismo fiscale".

Passi avanti, nonostante tutto È indubbio che nella costruzione dell’Europa unita si siano fatti dei "passi avanti", dice Giorgio Napolitano, ma è anche vero che il "modesto Trattato di Lisbona sia ancora penosamente in attesa di ratifica, e non è detto che tutto vada per il meglio". L’amara riflessione del presidente della Repubblica è arrivata durante la visita alla Fondazione Mezzogiorno Europa che lui stesso promosse dieci anni fa (sotto forma di centro studi).

Il ruolo dell'Europa "Si fa veramente fatica a proporre all’attenzione il tema dell’Europa - dice -. C’è una certa reminiscenza di interesse mentre stanno accadendo cose che prepotentemente dimostrano il ruolo a cui l’Europa è chiamata sul piano internazionale. Questo ruolo è stato ampiamente contestato, ci sono stati ostacoli e giudizi molto sommariamente liquidatori, nonostante fuori dall’Europa questo ruolo sia grandemente riconosciuto. C’è una grande miopia - conclude il capo dello Stato - nelle classi dirigenti nazionali rispetto all’esigenza di accettare un punto di partenza che prevede la condivisione di sovranità e decisioni conseguenti. Rimane un nocciolo di resistenza duro, molto duro".

Non abbandonarsi al pessimismo "Credo di avere il dovere, che è di chiunque faccia politica e abbia responsabilità istituzionali, di non abbandonarmi al pessimismo. Ma di qui a dire che io sprizzo ottimismo... ebbene, se lo faccio vi assicuro che mi costa uno sforzo. Vedo la durezza delle resistenze che si oppongono a un rilancio dell’impegno meridionalista". E un analogo discorso il presidente della Repubblica lo fa sul "rilancio dell’impegno europeista". 

Calderoli: "Grazie presidente" "Grazie al presidente Napolitano perchè, ancora una volta, con le sue parole, ha dato un messaggio corretto rispetto al federalismo fiscale e alla grande possibilità che

può rappresentare per il Mezzogiorno. Il federalismo fiscale rappresenta lo strumento per garantire la vera perequazione dei diritti e dei doveri". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione normativa.

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