Il ministero dei Trasporti invia la sua relazione semestrale al Parlamento e accusa: il monopolio di cui gode la nuova Alitalia sulla rotta Milano-Roma incide sulle scelte degli utenti e sulla concorrenza degli altri vettori. Poche ore dopo il ministro, Altiero Matteoli, prende le distanze, spiega che i contenuti della relazione («redatta dalla direzione generale competente») sono «meramente descrittivi e di natura prettamente tecnica» e sottolinea che il monopolio è perfettamente in regola con la legge. Nessun dubbio: la posizione dominante cè, ed è stata ammessa nel momento in cui si è deciso il salvataggio dellAlitalia, accordando una sospensione di tre anni dalle normative Antitrust.
Ma che cosa constata la relazione ministeriale? Che «la nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette lentrata di nuovi operatori su tale rotta». Nemmeno la variabile ferroviaria è in grado di bilanciare la situazione: «La concorrenza aereo-treno - rileva il ministero - è per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità». Secondo le Ferrovie la quota del Frecciarossa sarebbe invece del 50%. «Per il restante 90% del mercato nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate allinterno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia». Viene richiamata anche la norma europea che congela per un anno gli slot nei portafogli delle compagnie anche se questi non li utilizzano.
Nessun commento da parte di Alitalia. Matteoli, che è intervenuto dopo alcuni commenti critici dellopposizione, è stato categorico: «Desidero ancora una volta ricordare che la vendita della vecchia Alitalia è avvenuta nel pieno rispetto delle norme di legge che il Parlamento, su proposta governativa, ha voluto adottare per fronteggiare unemergenza che stava per determinare il fallimento della compagnia. Con la legge si è provveduto a introdurre in via eccezionale una moratoria, almeno triennale, per le situazioni di monopolio che derivavano da una fusione come nel caso di Alitalia».
Va ricordato che qualche mese fa il presidente dellAntitrust, Antonio Catricalà, ha segnalato al Parlamento che gli spazi a Linate, secondo uno studio della Commissione europea, sarebbero molto più capienti rispetto agli slot oggi assegnati: sarebbero possibili 30 movimenti allora contro i 18 oggi operati. LEnac ha istituito una commissione di studio.
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