Monsignore «assolve» le ballerine del Casinò

Si parlava di mare e letteratura, nell’elegante palazzina liberty che a Sanremo ospita una delle quattro case da gioco italiane, forse la più prestigiosa. Al salone delle feste di quella che in città è una vera e propria istituzione e sta attraversando un difficile momento economico, era infatti in programma la cerimonia di premiazione del concorso «Il libro del mare», alla presenza di illustri invitati tra cui il Vescovo titolare della Diocesi monsignor Alberto Maria Careggio. Il quale - omnia munda mundis - ha fatto buon viso quando sul palco alle spalle del tavolo d’onore sono comparse le ballerine, abbigliate non proprio come sorelle di carità. Un attimo di sconcerto, e anche qualcosa di più. Ma monsignore, di cui è nota l’apertura alla comprensione delle temperie umane, non ha battuto ciglio, continuando a conversare signorilmente con i vicini come se niente fosse (e qualunque fosse la sua reazione interiore).

Il dubbio d’aver fatto - involontariamente, sia chiaro - una clamorosa gaffe è venuto solo in seguito agli organizzatori: va bene che una casa da gioco non è un convento di educande, ma forse, hanno pensato, era meglio giocare coi fanti.

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