Monsignore ucciso in Kenia: la polizia ferma due sacerdoti

All’origine del delitto forse la gestione dei fondi per la scuola missionaria

Marta Ottaviani

L’omicidio di monsignor Luigi Locati, avvenuto in Kenia lo scorso 14 luglio in circostanze oscure, inizia ad assumere contorni inquietanti. L’agenzia di stampa Misna ha reso noto che ieri sono state fermate e interrogate dalla polizia nove persone, tra le quali due sacerdoti cattolici keniani.
Si tratta di padre Cyiril Mukuchia, meglio noto come «Wario», e padre Peter Malley Guyo Wako: per il momento i due religiosi non sono stati incriminati e si trovano in stato di fermo. Stando alla testimonianza di alcune fonti sul posto, entrambi in passato avevano avuto dissidi con monsignor Locati.
In particolare, uno dei due sacerdoti era stato rimosso un anno fa dall’incarico nella parrocchia di Tumaini, per una gestione poco chiara dei fondi. Anche la posizione del secondo missionario non è molto trasparente. Era attivo nella «Macci Boys and Macci Girls school», che si trova a Merti, 200 chilometri a nord est da Isiolo. L’istituto era stato fondato dal vicario apostolico assassinato e aveva come obiettivo l’apertura a tutti i gruppi etnici, senza distinzione religiosa. Questa scuola era stata alla base di numerosi problemi per monsignor Locati e di recente era stata chiusa per polemiche sulla sua gestione e per i forti dissidi nati tra i responsabili e gli insegnanti.
È probabile che nei prossimi giorni la polizia decida di interrogare anche altri esponenti della chiesa cattolica locale, comprese le cariche più alte. Il vicariato in cui operava monsignor Luigi Locati si estende su una superficie di oltre 25mila chilometri quadrati. Si tratta di una zona semi-desertica, nel centro-nord del Kenia.

Fino a questo momento per il suo omicidio sono state arrestate sei persone
E martedì è stato il giorno dell’ultimo saluto al missionario ucciso. Alla funzione funebre ha assistito un migliaio di persone, oltre al presidente del Kenia Mwai Kibaki. Monsignor Locati è stato seppellito nella chiesa di Isiolo.

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