I giallisti italiani? Non sbagliano (quasi) mai un colpo nelle vendite ma le loro pallottole di inchiostro sono spesso a salve. Moltissimi, infatti, gli errori non solo investigativi che compaiono nei loro romanzi. Ad accompagnarci in questo viaggio di «crimini di carta» è Enrico Gregori: scrittore e giornalista che da più di 30 anni si occupa di cronaca nera e che dal 1989 è caposervizio proprio di «nera» a Il Messaggero. Quello di Gregori, come tiene a sottolineare, non è un giudizio sulla qualità letteraria dei giallisti ma della loro poca aderenza alla realtà.
Da chi iniziamo?
«Lispettore Coliandro di Carlo Lucarelli, ad esempio, è una specie di cane sciolto che, malgrado spesso sia stato confinato in uffici secondari, sogna di tornare alla squadra mobile e quindi entra spesso in indagini ad alto livello come gli omicidi. Nella vita reale, se un ispettore dellufficio passaporti osasse mettere il naso in un delitto, lo trasferirebbero a occuparsi dello spaccio della questura. Ispettori, assistenti e agenti fanno delle cose importanti: magari arrestano fisicamente lassassino, ma il tutto soltanto e solo su disposizione dei capi della Mobile i quali, peraltro, sono coordinati dal pm.
Qualche abbaglio clamoroso?
«Il commissario Soneri di Valerio Varesi, tra i giallisti italiani più apprezzati, ha gli stessi difetti di Coliandro. Se prendiamo a caso un libro di Varesi, La casa del comandante, si legge persino che il Questore interviene con proprie disposizioni presso i carabinieri. Assurdo. Lunica ingerenza che un Questore può avere presso i carabinieri è per servizi di ordine pubblico».
Lo stesso dicasi per il Montalbano di Camilleri?
«Anche Montalbano è inverosimile: indaga in una piccola realtà come Vigata. Se si verificasse un omicidio e lindagine avesse contorni delicati arriverebbe comunque la squadra mobile che ha competenza su unintera provincia».
E tra i giovani giallisti emergenti?
«Elisabetta Bucciarelli, pubblica per Kowalski-Feltrinelli, ha creato la figura dellispettrice Maria Dolores Vergani. Si occupa di omicidi, pedofilia e quanto altro. Non regge: qualunque lettore segua un caso di cronaca nera sui giornali si accorge che viene sempre scritto che le indagini sono state prese in carico dal Dottor... oppure dal Colonnello....
Ci sarà qualche scrittore che si salva
«Chi non sbaglia una virgola è il magistrato Gianrico Carofiglio. Le sue storie sono delle vicende processuali dove è tutto perfettamente reale».