Montano riceve il premio intitolato al rivale del nonno

Il bello della spada. Nel senso di Aldo Montano, che ha cominciato una stagione alla grande e che ieri nell’ambito della presentazione della prova di Coppa mondiale per la spada femminile individuale e a squadre ha ricevuto il «Premio Giulio Gaudini». E il bello della spada anche nel senso che diventa sempre più importante questo appuntamento con le migliori atlete della specialità, alla terza edizione, in programma a Roma dall’8 al 10 febbraio al Palazzetto delle arti marziali di Ostia. Calendario e novità sono stati illustrati in Campidoglio. «Siamo riusciti - spiega il presidente della Federazione italiana scherma, Giorgio Scarso - a ottenere per il 2008 l’assegnazione a Roma di un Grand Prix, che consente alle atlete la conquista di un punteggio doppio rispetto alle altre gare di Coppa del mondo. E questo ha particolare importanza in vista di Pechino». Prevista la partecipazione di circa 140 atlete di 22 nazioni. Oltre al significato atletico la tappa romana è un tributo alla memoria. Perché vi aleggia sopra il mito di Giulio Gaudini, il gigante buono che negli Anni ’20 e ’30 vinse tutto e il cui ricordo è mantenuto con tenacia in vita dal figlio, Mario Gaudini, presidente dell’associazione «Italia Domani». Spazio all’amarcord dunque. «Erano gli ultimi mondiali prima dello scoppio della guerra - rievoca Mario Gaudini: «Mio padre e Aldo Montano, il nonno dell’Aldo attuale, erano tra i favoriti. Poco prima dell’inizio mio padre ricevette un telegramma: Mario - che poi sarei io - sta molto male.

Così tornò a casa, e vinse Aldo Montano. Avendo già fatto vincere il nonno potevo io non assegnare il premio al nipote?». E Montano cosa dice delle colleghe? «Nella spada è avvenuto un ricambio generazionale. I risultati si vedranno presto».

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