Montecitorio E gli spari nel centrodestra fanno slittare il voto sulla caccia

E fu così che la caccia restò impallinata. Vittima, forse, delle schioppettate degli ambientalisti, ma anche, più probabilmente, degli spari alzo zero di queste ore nel Pdl. Come che sia, ieri non era giornata, e il voto finale della Camera sull’articolo 43 della legge comunitaria, quello che consente alle Regioni di estendere il calendario venatorio, è slittato. Forse a oggi, chissà. Da caso di «coscienza», con i deputati schierati pro o contro in modo trasversale, il provvedimento si era trasformato in questione politica l’altro giorno, con la lettera a Silvio Berlusconi nella quale una trentina di parlamentari del centrodestra annunciavano il proprio voto contrario perché «non legittimeremo il cedimento a una piccola lobby del settore», quella dei cacciatori. Gran parte degli onorevoli sottoscrittori erano di area finiana, il che rischiava di surriscaldare il clima, tanto che i firmatari avevano chiarito in calce al testo la propria fedeltà al Pdl, segnalando che la decisione «non ha nulla a che vedere con la situazione politica interna al nostro partito».

Ieri la votazione è stata accantonata dall’assemblea di Montecitorio in attesa dei pareri della Commissione Bilancio e Affari costituzionali. L’accantonamento è stato richiesto dal presidente della commissione Politiche dell’Unione europea della Camera, Mario Pescante. È prevedibile che l’articolo venga votato oggi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica