da Milano
Le due anime di Luca di Montezemolo. Quando veste labito di presidente della Confindustria, o della Fiat, raccomanda: «Comprate italiano». Ma quando assume il ruolo di futuro ferroviere, seppure ad alta velocità, dove compra i treni? In Francia. La notizia è già stata anticipata dal Giornale: la Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) società costituita da tre imprenditori italiani (lo stesso Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo, assieme a un manager ex Fs, Giuseppe Sciarrone; e nella quale entrerà con il 20% Intesa Sanpaolo) ha ordinato 25 treni ad alta velocità alla francese Alstom, per una cifra di circa 700 milioni. Per altri 10 sarebbe stata sottoscritta unopzione.
Il tricolore francese, dunque, ha vinto ancora una volta sul tricolore italiano. LAgv (derivato del celebre Tgv) dellAlstom è stato preferito al prodotto «made in Italy» a disposizione, quellEtr 500 del Consorzio Trevi, che tutti conoscono perché da una quindicina danni è attivo sui binari nazionali. Un treno nato per unAlta velocità che ancora non cera, e che ha potuto esprimere le sue potenzialità solo quando sono arrivate le prime tratte. La nuova generazione di treni veloci di AnsaldoBreda, ordinata dalle ferrovie di Olanda e Belgio, non è ancora in esercizio. Proprio qui il pensiero liberale sorregge la scelta «made in France» di Montezemolo: lAgv, grazie alla capacità «di sistema» delle ferrovie francesi, è un treno più aggiornato, e consolidato da una flotta molto più numerosa. (Detto per inciso: se lItalia avesse saputo, negli ultimi ventanni, «fare sistema» nel trasporto ferroviario, avremmo già da tempo una rete veloce sulla quale sfreccerebbero fiammanti convogli italiani.) Ma almeno il presidente della Fiat non si irriti quando gli italiani preferiscono la Bmw alla Croma: semplicemente, come con Alstom, non cè corsa.
Le ragioni della scelta francese hanno comunque origini lontane. Come oggi Air France acquista Alitalia, così alcuni anni fa lAlstom ha acquistato lantica Fiat Ferroviaria. Un tempo le fabbriche dei treni erano «protette» e tipicamente nazionali: lEuropa ha abbattuto anche i confini dellindustria ferroviaria e lItalia, ancora una volta, non ha avuto la forza di essere aggregante ed è stata aggregata. La Fiat ha comunque mantenuto un atteggiamento di riguardo nei confronti dei suoi ex stabilimenti, riservando nel tempo ad Alstom un legame amico, anche in virtù degli interessi francesi del gruppo Agnelli.
La Ntv prima ha bandito una gara, poi ha concluso a trattativa privata: ma negli ambienti ferroviari lesito sintuiva. Anche Sciarrone, la mente ferroviaria del nuovo gruppo, è un ex uomo Fiat.
Montezemolo predica litalianità e compra il Tgv
Citigroup e Merrill Lynch alla ricerca di capitali
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.