Se «tutti pazzi per la Lega» fosse un gruppo di fan su Facebook, da ieri conterebbe un iscritto eccellente in più. Luca Cordero di Montezemolo, da presidente dellassociazione «Italia futura», fa outing al convegno di Bologna dedicato al tema «Sanità e partecipazione»: «Sono convinto che il successo elettorale della Lega Nord non sia determinato da fattori ideologici, ma dalla buona qualità di molti amministratori locali che hanno dimostrato ai propri cittadini di saper fare bene e di saper risolvere molti problemi». Montezemolo non si limita a registrare il boom del Carroccio alle ultime regionali e va oltre, prendendo a prestito argomentazioni care ai bossiani: «Nessuno ne può più di pagare fiumi di denaro per i forestali in Calabria, i rifiuti in Campania, la sanità in Sicilia quando mancano i soldi per gli asili nido e le tasse sono a livelli da record». Poi completa il ragionamento: «Non ne possono più la maggioranza dei cittadini del Nord ma credo non ne possano più anche la maggioranza dei cittadini del Sud».
Ergo, secondo il presidente della Fiat e della Ferrari, occorre porre mano alle riforme in nome del federalismo, «un cambiamento epocale per il nostro paese, una possibilità per dare nuova vitalità al rapporto tra cittadini e istituzioni». Spunta la nota questione dellItalia a due velocità: «Dobbiamo però garantire che sia equilibrato da standard essenziali e uguali per tutti gli italiani». Montezemolo oggi guarda al metodo padano e auspica, alla presenza del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che il governo - «dove vi sono competenze di eccellente livello, che hanno dato prova anche in questa prima parte di legislatura», sottolinea - sia pervaso dalla stessa «ansia di concretezza della Lega».
E in un paggio della sua relazione il leader di Italia Futura sembra suggerire un via duscita rispetto agli ultimi attriti nel partito di maggioranza: «Perché non ci si concentra sulle tante buone cose fatte dal governo e sulle tantissime ancora da fare nei prossimi tre anni?».
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