Montpellier, carneadi al potere copiando il calcio all’italiana

Quando Leonardo cacciò Kombouaré dopo la vittoria sul Saint Etienne per chiamare Ancelotti, il Paris Saint Germain era in vetta alla classifica e il Montpellier staccato di tre lunghezze. Domenica la matricola della Languedoc ha messo al sicuro per la prima volta nella sua storia lo scudetto transalpino relegando la formazione stellare di Carletto al secondo posto.
Parlare di classe operaia in paradiso è forse demagogia, ma definirlo miracolo di provincia non fa una piega. Basti pensare che il valore di mercato della rosa (27 elementi) si aggira sui 64 milioni di euro, quanto il cartellino di Pastore, Thiago Motta e Menez.
Il trionfo del Montpellier viaggia di pari passo col flop del Psg. La formazione di Parigi non ha digerito il licenziamento a dicembre di Kombouaré. Il rapporto con i giocatori era ottimo. Ancelotti è stato accolto con entusiasmo solo dallo "sponsor" Leonardo. La squadra l'ha tollerato più che assecondarne le alchimie tattiche.
Da qui il tracollo mentre il Montpellier ha iniziato a praticare un calcio spesso all'italiana. I panni di Ancelotti quindi li ha vestiti il 58nne René Girard, con modesti trascorsi tra Pau e Strasburgo. Nel luglio del 2009 ha preso le redini di un Montpellier che aveva appena dovuto cedere per ragioni economiche i suoi pezzi da novanta (il playmaker Tino Costa al Valencia e il centrale Spahic al Siviglia) e con pochi spiccioli ha allestito un gruppo che si distingue per la miglior organizzazione di gioco.
Nell'orchestra dei carneadi ci sono però alcuni solisti che al fascino della Champions preferiranno quello della militanza in un club blasonato. Il Montpellier, infatti, è in parziale smobilitazione. Il presidente Louis Nicollin, sessantanovenne re dello smaltimento rifiuti, è uno che accudisce con scrupolo le casse societarie, e sta passando a raccogliere, oltre alla differenziata, i crediti per rianimarle.
Sono quattro i giocatori più gettonati. Arsenal e Manchester United sono sulle tracce del centrale di origini centrafricane Mapou Yanga Mbiwa, indicato come erede di Thuram. Anche l'Inter figura invece tra le pretendenti del playmaker marocchino Younes Belhanda.


Spagna e Inghilterra si contendono le prestazioni dell'ariete Olivier Giroud, capocannoniere del campionato con 21 centri e fresco convocato nella nazionale di Blanc. Su di lui anche il Napoli. Sul trequartista Remy Cabella il pressing di Bayern e Liverpool è ormai noto da tempo.

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