Monza e Brianza: «Una Provincia senza più sprechi»

Tranquilli, non sarà la Provincia di sprecopoli. Non si spenderanno milioni di euro in uffici, istituzioni e burocrazia. Monza e Brianza «deve essere Provincia snella e leggera: una Provincia nuova, realmente vicina ai cittadini e senza costare un cents in più del dovuto». Virgolettato che si declina concretamente, «non c’è, ad esempio, bisogno di una sede della prefettura, visto che una sede di rappresentanza già esiste». Messaggio chiaro e firmato Massimo Ponzoni, assessore regionale con delega all’attuazione della Provincia di Milano.
Impegno che Ponzoni prende per nome e per conto della Regione Lombardia in «un momento delicato, in cui i costi della politica e della burocrazia sono al centro del dibattito politico». Certezza per «offrire un modello di Provincia che non sia clone di quella di Milano e con il sostegno fattivo della Regione Lombardia e del presidente Roberto Formigoni». Come dire: scelta di sussidiarietà ossia il primato ai cittadini e alle persone attraverso la riorganizzazione della pubblica amministrazione, e l’alleggerimento della macchina burocratica.
Visione opposta a quella sostenuta dalla Provincia di Milano: «La Provincia di Monza e Brianza deve nascere già dotata di tutti gli uffici dello Stato, questura, prefettura e agenzie delle entrate così come in tutte le altre Province. Persino Province più piccole, molto più piccole possono contare su queste strutture».

Valutazione di Filippo Penati, presidente dell’amministrazione milanese, che sostiene di essere «in grado di consegnare alla Brianza non un “libro dei sogni” ma un pacchetto concreto di risultati: i mattoni della nuova Provincia». Ma a quattro anni dall’approvazione della legge istitutiva della nuova Provincia, chiosa Ponzoni, è «necessario supportare e stimolare la creazione di Monza e Brianza dal basso e senza costi per i cittadini».
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