Leggi il settimanale

Monza, il prefetto boccia il regolamento di Faglia

Lombardi: procedure consiliari da rivedere. Ma il centrosinistra insiste per il voto al Pgt

«La prima cosa da fare è procedere a una revisione del regolamento consiliare che non è chiaro, che è troppo interpretabile e che dà luogo a contestazioni». Parola di Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano, che getta nel panico il centrosinistra monzese.
Speravano, loro, nell’impunità ma il rappresentante dello Stato ha messo i puntini sulle «i»: «Ogni modifica di quel regolamento che, in questi mesi, è stata decisa dai pasdaran del sindaco Michele Faglia è da considerarsi illegale perché si tratta di modifiche ai danni dell’opposizione, per mettere il bavaglio alla Casa delle libertà che in quell’aula consiliare rappresenta il cinquanta per cento dell’elettorato monzese». Traduzione a cura di Osvaldo Mangone, capogruppo di Forza Italia. Versione sottoscritta anche da Dario Allevi e Massimiliano Romeo, rispettivamente capogruppo di An e Lega: «Siamo tutti uniti per difendere gli interessi della città contro questa maggioranza antidemocratica».
Impegno riaffermato davanti al prefetto in quell’oretta di incontro a porte chiuse, dove l’architetto Faglia e i capigruppo della sua maggioranza hanno riaffermato comunque la loro volontà di portare al voto, sostiene Angelo Imperatori (Ds), «il piano di governo del territorio, già in discussione e che deve approvato prima della scadenza del mandato» . Peccato che il prefetto avesse chiesto di soprassedere: «Dopo la revisione del regolamento consiliare si debbono individuare priorità da portare in aula per concludere serenamente la legislatura». Messaggio chiaro, quello di Lombardi: da qui a marzo, quando Monza torna al voto, non resta spazio che per il bilancio e ordinaria amministrazione.
Ma Faglia e soci non ci sentono: vogliono portare al voto «costi quel che costi» quel Pgt che la città non conosce, che hanno illustrato in venti minuti e che «gli elettori della Casa delle Libertà vorrebbero invece poter modificare in una decina di punti sostanziali e irrinunciabili». Atteggiamento «irresponsabile» continua Mangone: già, il centrodestra ha chiesto alla maggioranza l’apertura di un tavolo dove poter discutere e analizzare l’urbanistica cittadina ma, loro, Faglia e soci, hanno fretta di portare a termine la cementificazione di Monza.

Obiettivo da incassare anche sfruttando uno strumento come il regolamento datato e «che è troppo interpretabile». Ultima spiaggia, magari, per respingere «con un trucchetto» quei centomila emendamenti della Cdl ad un Pgt di troppo «se si difendono gli interessi dei monzesi».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica