Roma - C’è il rischio che la crisi finanziaria greca possa contagiare anche i sistemi bancari di alcuni dei principali paesi europei. E' quanto indica Moody’s secondo cui i paesi più a rischio di contagio sono il Portogallo, la Spagna, l’Italia, l’Irlanda e la Gran Bretagna. "L’Italia è uno dei Paesi dove il sistema bancario è stato sino a oggi relativamente robusto", ma dove c’è comunque un rischio di contagio se "le pressioni dei mercati sui rating sovrani aumenterà" afferma Moody’s nel report sul sistema bancario europeo. Nel rapporto si sottolinea che il sistema bancario italiano ha accusato meno di altri lo scoppio della "bolla immobiliare" e di quella dei derivati.
Italia, rating AA2 Moody’s conferma il rating assegnato ai titoli di Stato dell’Italia al livello AA2, che peraltro è sotto un outlook stabile e non lascia presagire quindi variazioni per l’immediato. Lo ha precisato un portavoce dell’agenzia a Dow Jones, dopo che un rapporto della stessa Moody’s ha scatenato un trambusto di mercato e una pesante flessione a Piazza Affari, parlando di rischi di contagio della crisi greca a carico dei sistemi bancari di cinque paesi, tra cui l’Italia, assieme a Portogallo, Spagna, Irlanda e Gran Bretagna. Il rating sui titoli di Stato dell’Italia "non sono sotto osservazione", ha aggiunto il portavoce.
Berlusconi: "I conti sono a posto" "I conti pubblici italiani sono assolutamente in ordine", ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ribadendo che "è sbagliato lanciare allarmismi". E ha concluso: "Le agenzie di rating ormai hanno perso credibilità: bisogna intervenire per regolare la loro attività".
Fitch: "Per Italia nessun pericolo" "Nessun problema in vista per l’italia, ovviamente continuiamo a monitorare i dati e le informazioni che ci vengono fornite", dice il managing director di Fitch Italia, Marco Cecchi dè Rossi, intervenuto ad una tavola rotonda alla Bocconi di Milano. L’analista esclude problemi anche per altri paesi dell’Eurozona e rispetto ad un’ipotesi di contagio della Grecia, afferma: "Niente si può escludere in principio, ma ad oggi questo effetto non è verificato come probabile da parte nostra". Positivo infine il commento sul piano di salvataggio della grecia: "Va nella direzione che ci aspettavamo, di dare sostegno all’emitetnte sovrano. La direzione era attesa, il problema era il timing. Difficile giudicare da fuori. Certo - aggiunge - il tempo è una variabile che conta rispetto ai costi. In questa situazione più tempo passa, più crescono i costi".
Peraltro la stessa Moody's nel suo rapporto riconosceva come il comparto bancario italiano "è stato sino a ora relativamente robusto" anche se può soffrire dei rischi di contagio nel caso in cui "le pressioni di mercati sui rating sovrani (quelli degli Stati ndr) dovessero aumentare". Moody's prendeva ad esempio il Portogallo dove il taglio del rating al paese ha portato l'agenzia a mettere le banche locali sotto osservazione nonostante, come quelle in Grecia e "in misura minore in Italia", erano state "meno colpite dalle bolle sui prezzi o dall'esposizione ai prodotti finanziari strutturati".
Bankitalia: sistema bancario italiano robusto Il primo altolà all'onda di speculazione sui mercati arriva dalla Banca d'Italia poco dopo la diffusione delle notizie. "Il sistema bancario italiano - si affrettano a precisare fonti di Via Nazionale - è robusto, il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto, il debito complessivo di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri Paesi, il debito netto nei confronti dell'estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell'Italia diverso da quello di altri Paesi".
Il presidente dell'Abi Corrado Faissola invita a leggere meglio il rapporto dove "emerge una situazione positiva e quindi opposta rispetto a quella che è sembrata emergere dopo le prime notizie sul report. L'analisi evidenzia una maggior forza e robustezza del settore bancario italiano rispetto agli altri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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