«Milano può e deve essere riconosciuta per quello che è, la Grande Milano. Milano deve imparare a chiedere. Ci vuole uno scatto dorgoglio, unaccelerazione su tutti i fronti». Anche, o forse soprattutto, nei confronti di Roma. Letizia Moratti, candidato sindaco del centrodestra a Palazzo Marino, attacca decisa. Il patto preelettorale tra Prodi e Veltroni non le è proprio andato giù. La promessa, nei primi cento giorni di quello che allora era soltanto il possibile governo di centrosinistra, di una legge per dare a Roma poteri speciali «è contrario a ogni logica istituzionale». In soldoni, è proprio il caso di dirlo, ancora risorse per la Capitale. Che Veltroni, accusa la Moratti, «ora vuole utilizzare per ridurre lIci ai romani».
Per quanto riguarda il corteo del 25 aprile, invece, la Moratti non fa un passo indietro: domani scende in piazza insieme ai milanesi e con la speranza che i tricolori non siano una goccia nelloceano delle bandiere di partito. «Partecipo al corteo per la festa della Liberazione e mi auguro che tutta la città scenda in strada ma senza bandiere».
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