Il gioco continua ma è un gioco, appunto. «La Moratti? Non è ancora il nostro candidato» è il disco dei leghisti. Anche quando lasciano (come ieri pomeriggio) la casa di Letizia Moratti dove hanno discusso con il sindaco e i colonnelli del Pdl dei manifesti che dal 14 gennaio tappezzeranno la città dando il via alla campagna per il Moratti bis. Di sondaggi - quelli dello sfidante di sinistra Giuliano Pisapia sono in ribasso del 2% dopo il caso «affittopoli» - di un evento con il senatur Umberto Bossi e il sindaco tra il 18 e il 22 marzo, durante le celebrazioni delle Cinque giornate di Milano. Ma da ieri il rito degli incontri del lunedì tra Moratti e Pdl si è allargato anche alla Lega, segno che i tempi sono maturi, checchè ne dicano. E la prossima settimana, come anticipano il segretario provinciale Igor Iezzi e quello milanese Matteo Salvini, porteranno al tavolo i punti programmatici del Carroccio. A partire da un tetto per i servizi comunali destinati agli immigrati (nidi gratuiti, case popolari, bonus bebè) al centro chiuso alle auto. Perchè «il comitato dei saggi ha consegnato il dossier su Ecopass da un pezzo, è ora di prendere una decisione sul futuro e quindi avvieremo un confronto serrato». Anche se, come ci tengono a ribadire, «Bossi non ha ancora sciolto le riserve sul candidato». La Lega vuol tenere gli alleati sulla graticola per ottenere il massimo risultato, in termini di poltrone. Il coordinatore regionale Mario Mantovani anticipa invece che verrà invitato anche Bossi all’evento che il 14 marzo a Palazzo Marino vedrà il leader del Pdl Silvio Berlusconi in campo al fianco del sindaco e davanti ad assessori, consiglieri comunali e di zona per presentare non ancora il programma elettorale ma l’elenco dei cento progetti centrati dall’amministrazione nei cinque anni di mandato. Gli stessi che saranno accorpati in un libretto che verrà inviato dal 20 marzo a tutte le famiglie. «Il 14 parte la mia campagna di comunicazione» conferma il sindaco dopo il vertice Pdl-Lega. Oltre a Iezzi, Salvini e Mantovani presenti il coordinatore cittadino Luigi Casero e il ministro Ignazio La Russa, il sottosegretario Paolo Bonaiuti. «Sentiremo se il 14 il premier è disponibile, se non è all’estero o convocato in qualche palazzo di giustizia» sorride Mantovani, aggiungendo che sarà «un evento sul lavoro che ha svolto la città di Milano, a partire dall’Expo su cui è stato fondamentale anche il contributo del governo. Speriamo di avere a Palazzo Marino entrambi, Berlusconi e Bossi». Anche se sul pressing del Carroccio per il posto da vicesindaco per ora non si sbilancia: «Certamente la Lega dimostrerà il suo valore in città dopodichè si prenderanno le debite decisioni».
Sul tavolo di casa Moratti anche i dati del sondaggio commissionato ad Alessandra Ghisleri (Euromedia Research) che tengono già conto dell’uragano «affittopoli». Il Pdl è saldo al 30-31%, la Lega al 14, con le liste civiche il centrodestra supera il 50%. Pisapia invece perde due punti e si ferma al 40-41%. «Il sindaco e il governatore Formigoni si sono mossi con tempestività sulla vicenda - fa presente Mantovani -, c’è già un commissario al Pio Albergo Trivulzio, hanno rassicurato i milanesi.
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