Moratti: "Cambio in Provincia, lo chiedo perché ne ho bisogno"

Il sindaco attacca Penati: "Non collabora e ostacola le nostre proposte È un azionista Sea: vi pare possibile che non mi risponda al telefono?"

Moratti: "Cambio in Provincia, 
lo chiedo perché ne ho bisogno"

Un cambio deciso. Con la vittoria del Pdl e di Guido Podestà alle Provinciali. Il sindaco Letizia Moratti non ne fa (solo) una questione di schieramento, ma di lavoro concreto per Milano: «Serve un cambio deciso. L’ho chiesto perché ne ho bisogno - ripete sul palco di piazza San Carlo - vi pare possibile che il presidente della Provincia, azionista di Sea, non mi risponda al telefono e che mi costringa a lasciare inutilmente messaggi alla sua segreteria?». «Con Podestà - assicura il sindaco - la collaborazione sarà più facile, Penati è stato un ostacolo a molte delle nostre proposte, su rifiuti e infrastrutture».
È una discesa in campo decisa e senza remore di «protocolli istituzionali» quello del sindaco, che davanti alla piccola folla di piazza San Carlo legge e rilegge le dichiarazioni con cui Penati e il suo Pd hanno preso le distanze sull’emergenza criminalità negli ultimi anni: «Podestà ha una cultura della sicurezza certa. Penati mi criticava quando facevo la manifestazione per chiedere più forza dell’ordine, e adesso non fa altro che parlare di questo tema, e intanto in passato ha tagliato i fondi per la sicurezza».
Ma l’esigenza di un gioco di squadra oggi si misura soprattutto sui dossier di Expo e infrastrutture. E proprio sul lavoro in vista del 2015 il sindaco conferma in pieno le bacchettate al presidente uscente: «Come Comune abbiamo fatto 55 missioni in 130 Paesi, lui ne ha fatte 5 in 10 Paesi. Il gioco di squadra, quando si chiede, prima di tutto va fatto. Io sono sicura che con Podestà questo sarà possibile».
L’omogeneità politica con Comune e Regione è chiesta a gran voce da tutto il Pdl. «La Provincia ha esercitato un ruolo di interdizione» riflette il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Il «filotto politico» Comune-Provincia-Regione è una condizione per accelerare le politiche di sviluppo, su tutti in nodi critici: «Su Malpensa si deve fare di più - è il monito del ministro degli Esteri Franco Frattini - sono sicuro che con Guido presidente avremo una marcia in più, anche per portare avanti i 39 negoziati internazionali attivati per portare qui nuove rotte». Fondamentale per intercettare i flussi turistici, lo ricorda il neo-ministro Michela Vittoria Brambilla.
«Questo è il motore produttivo dell’Italia e deve riaccelerare, è fondamentale per tutto il Paese», sintetizza lo stesso Podestà. Ed è su tutto il fronte delle competenze provinciali che serve uno scatto: «L’operazione Serravalle ha stressato tutto il bilancio - spiega il candidato Pdl - e questo lo si è visto in tutti i settori, anche nell’edilizia scolastica per esempio».
Per tutto il centrodestra Podestà è l’uomo che può fare questo scatto.

Anche Roberto Formigoni, anche lui partito dall’Europarlamento per arrivare al territorio, assicura: «Ha un background importante alla spalle: è stato tre volte parlamentare europeo, più anni vicepresidente del Parlamento europeo, ha esperienza internazionale e amministrativa. È un candidato che merita Milano che a sua volta merita un candidato così».

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