Mura turrite, stemmi, cortili e alabardi, il luogo è adatto per un’investitura. E sono in molti ad attendersi che Silvio Berlusconi approfitti della scenografica cornice del Castello Sforzesco per lanciare la ricandidatura del sindaco, Letizia Moratti.
Al momento non si pensa a nulla di ufficiale, ma comunque a un gesto che indichi con chiarezza la volontà del premier di sostenere la nuova corsa a Palazzo Marino della Moratti. Letizia Moratti potrebbe salire sul palco con Silvio Berlusconi e lui le solleverebbe il braccio. Un sufficiente a togliere il sindaco da una situazione di imbarazzo e a frenare le mosse di chi - in modo più o meno sotterraneo - punta ancora a indebolirla, magari in vista di una sostituzione last minute a febbraio.
L’intervento ufficiale del sindaco è in calendario per il pomeriggio di sabato due ottobre. Letizia Moratti sarà protagonista di un dibattito su federalismo e enti locali insieme con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Titolo: "La sfida federalista per governo e amministrazioni regionali e locali, il cambiamento che serve ai cittadini". A moderare sarà il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Il premier chiuderà la Festa nel pomeriggio di domenica 3 ottobre ed è in questo contesto che i vertici del partito si attendono un gesto di sostegno chiaro al sindaco.
La Moratti si è già vista alla Festa lunedì scorso, è arrivata nel pomeriggio, è salita sul palco ad assicurare la piena sintonia con il partito. "Sono qui per testimoniare la mia appartenenza al Pdl, viva il Pdl!" ha arringato la platea dei dibattiti politici. Poi è scesa e si è seduta in prima fila ad ascoltare il dibattito con il ministro degli Esteri, Franco Frattini.
Sul weekend al Castello Sforzesco incombe l’incognita Umberto Bossi. Il leader della Lega, insieme al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, era atteso per ieri sera al Castello Sforzesco nell’ambito di un dibattito sull’alleanza di governo con il Pdl. Il Senatúr invece ha dato forfait, rimandando la visita tra sabato e domenica, nei giorni in cui ci si attende la definizione del caso Moratti. Il ticket con la Lega, che esprimerà il vicesindaco, è stato definito da tempo eppure il Carroccio continua a presidiare il luogo alzando il tiro sulla guida di Palazzo Marino. Una strategia di caccia ai consensi che con l’avvicinarsi del voto diventa sempre più fastidiosa per gli alleati del Pdl.
Il sindaco, nonostante la posizione del Pdl sui nomadi sia indiscutibilmente meno demagogica e di maggior tutela della dignità delle persone, smentisce contrasti con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni: "La nostra linea è molto chiara e condivisa. Vogliamo azzerare i clandestini e alleggerire i campi regolari. La mia sintesi l’ho trovata ieri con Maroni e insieme a lui ho preso la decisione".
Letizia Moratti è già abbondantemente in pista. "Ho dato la mia disponibilità a candidarmi.
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