Moratti e la sfida del Nobel Yunus: "In città il museo della povertà"

Relegare la povertà in un museo, un sogno, ma anche un dovere. Il sindaco accoglie entusiasta la sfida lanciata dal premio Nobel per l’Economia. Il banchiere dei poveri,in città per l’unica tappa italiana del Grameen Bank tour ha confessato di voler creare un museo della povertà in ogni paese

Moratti e la sfida del Nobel Yunus: 
"In città il museo della povertà"

Relegare la povertà in un museo, un sogno, ma anche un dovere. Il sindaco Moratti accoglie entusiasta la sfida lanciata dal premio Nobel per l’Economia, Muhammad Yunus. Il banchiere dei poveri, infatti, in città per l’unica tappa italiana del Grameen Bank tour ha confessato di voler creare un museo della povertà in ogni paese nei prossimi quarant’anni, perché «vorrà dire che saremo riusciti a superare certe privazioni di massa che potremo guardare con lo sguardo rivolto indietro, come qualcosa che è stato superato». «Vorrei questo museo - ha ribadito il sindaco - in un’area dove fosse altamente visibile per mostrare cos’era la povertà. I modelli sociali che il professor Yunus ci propone sono il punto di partenza per una sfida che è certamente facile ma che io sento come un mio dovere».
Milano incassa la collaborazione del fondatore del microcredito, anche in vista di Expo, creando Grameen creative lab che permetterà di sviluppare progetti di business sociale e di microcredito, il sistema di piccoli prestiti senza garanzie per imprenditori che non riescono ad accedere ai circuiti bancari tradizionali. «Milano deve diventare un hub del business sociale rivolto ai paesi del Mediterraneo e dell’Europa dell’Est - ha detto il Nobel- con l’obiettivo, appunto, di sconfiggere la povertà e di relegarla in un museo». L’idea base su cui si sviluppa questo innovativo sistema di prestiti, che in Bangladesh ha aiutato a ridurre il tasso di povertà e di disoccupazione, permettendo alla gente di realizzare progetti concreti è che il capitale venga remunerato, mentre i dividendi reinvestiti nell’impresa per creare nuova occupazione. Ecco allora che se il museo della povertà al momento è solo una suggestione, il progetto per la creazione di un hub è già in fase di elaborazione. L’intenzione del sindaco e dell’economista, infatti, è quella di estendere questo sistema di prestito anche alle fasce più deboli della nostra metropoli, come già avviene a New York. Oggi Yunus, che ha sottoscritto un accordo con Unicredit, parlerà a una delegazione di banchieri e di imprenditori per spiegare loro il progetto in salsa milanese. «Le persone non hanno niente di sbagliato - ha spiegato Yunus - è la società che non ha dato loro spazio per crescere.

Esattamente come accade per i bonsai: prendi i semi migliori, li metti in un vaso e vedi crescere un alberto piccolo. Pensi che ci sia qualcosa che non va nei semi, ma il problema invece è che non c’è abbastanza spazio».

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