Ma la Moratti firma la stretta Alcol vietato sotto i 16 anni

MilanoSulla pulizia di Milano si combatte una guerra. Con ogni mezzo, per le strade, tutti i giorni. Rifiuti, graffiti, vandalismi, movida molesta, degrado. I fronti aperti sono tanti, e non tutti segnati da vittorie.
Solo contro i writers sono stati spesi 25 milioni di euro in tre anni. Su quasi 3 milioni di metri quadrati di facciate (25mila stabili che una volta su quattro tornano a essere imbrattati). Per ripulire tutta la città però ne servirebbero 80, basti pensare che ogni mese in provincia vengono comprate 18mila bombolette spray, in gran parte appannaggio dei graffitari. Solo di rado le loro «opere» hanno dignità estetica, il più delle volte sono solo scarabocchi osceni. Il Comune ha emanato un’ordinanza per punirli con multe da 500 euro. Vigili urbani e squadre anti degrado ne hanno beccati a decine (ma solo i mezzi di trasporto pubblico hanno subito l’anno scorso 180 blitz). Gli ultimi due presi con la bomboletta in mano, minorenni, stavano deturpando la basilica di San Lorenzo, già martoriata dalla movida, il «divertimento» che lascia in alcune delle piazze più belle della città tonnellate di vetro da smaltire. Un freno al consumo di alcolici da parte dei minorenni potrebbe venire però dall’ordinanza, prima del genere in Italia, approvata ieri dalla giunta. Al divieto, già in vigore, di vendita di alcolici in bottiglia dopo le 21 da parte dei commercianti si aggiunge da lunedì quello di acquistare e consumare alcol in strada e nei locali pubblici per i minori di 16 anni. Ai genitori di chi sgarra una multa di 500 euro. Il Comune inoltre sta pensando di proteggere con una teca o un cancello la chiesa paleocristiana e le colonne, usate come sedie e tavoli da migliaia di giovani ogni sera. L’ultimo sfregio - scritte farneticanti vergate con lo spray - ha preso di mira il sagrato del Duomo, il cuore della città, il cui equilibrio estetico peraltro è già abbastanza discusso, fra bagni chimici e palchi.
Gli atti di vandalismo comunque procurano a Comune, Provincia e azienda di trasporto urbano danni per 5 milioni di euro in un anno (dati del 2007). Verde pubblico rovinato, panchine distrutte, cestini divelti. Spesso le devastazioni hanno un «movente» politico: con il pretesto di una manifestazione per avere più spazi, per esempio, i centri sociali hanno fatto 100mila euro di danni a marzo.
Quanto alla sporcizia per le strade, l’azienda di igiene urbana ricorda che schiera ogni giorno 2500 uomini, che lava 4milioni di metri quadrati di marciapiedi, e svuota 13milioni di cestini ogni anno. Eppure la percezione di sporco resta, per tanti. Certo i maleducati fanno la loro parte. Nell’ultimo anno sono state 55mila le multe per conferimenti fuori orario o fuori norma. Più di 5mila quelle per esposizione anticipata della spazzatura. I cestini diventano spesso mini discariche abusive. Gli addetti dell’Amsa ci trovano dentro di tutto: carcasse di animali, sostanze chimiche pericolose, elettrodomestici. In un cestino qualcuno ha incastrato un wc.
Ma le scritte, gli imbrattamenti, le devastazioni, i rifiuti sono solo alcuni dei fronti aperti. Uno dei più difficili da contrastare è quello dei bivacchi. L’accattonaggio molesto è punito anch’esso da un’ordinanza comunale. Lavavetri e mendicanti sono centinaia, una parte dei quali spesso di notte trasforma le piazze del centro in dormitori pubblici. Una situazione che non contribuisce al decoro estetico della città. Negli ultimi mesi si sono aggiunti gli immigrati che chiedono un alloggio pubblico.

Nelle vie più periferiche l’emergenza è rappresentata dai fortini del degrado e dalle favelas dei nomadi. Nell’ultimo sgombero, all’ex scuola Marchiondi, sono state rimosse 500 tonnellate di rifiuti, per 200mila euro di spesa.

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