Sabrina Cottone
Si parte con l’ambiente e si arriva al verde. Cento progetti per il futuro della città secondo Letizia Moratti, raccolti in un libriccino che arriverà alle seicentocinquantamila famiglie milanesi. In fondo un questionario in cui si chiede a chi riceve l’opuscolo se è d’accordo con le priorità (messe giù consultando cittadini, esperti, istituzioni, mondo del volontariato e partiti della Casa delle libertà). Al momento l’ordine delle cento idee è alfabetico. Spiega la candidata: «Stabilirò le priorità e su quali progetti scommettere alla fine della fase di confronto con i cittadini». Cittadini che sono invitati a partecipare «compilando il questionario, telefonando al call center 800.98.99.94 a collegandosi al sito www.letiziamoratti.it»
Moratti fa un primo elenco di temi forti. In cima alla lista ci sono ambiente, traffico e mobilità. Seguono la casa e la sicurezza e poi cultura, giovani, anziani, famiglie, donne, fasce deboli e immigrati. Naturalmente c’è il problema dei fondi, che come è noto scarseggiano. Lei spiega: «Molti progetti hanno già una copertura in Comune. Poi attiveremo altri canali, come fondi europei, regionali, leggi obiettivo».
Ambiente e traffico. «L’inquinamento è uno dei problemi centrali della città» ricorda il ministro, che cita studi del Cnr per sostenere che il traffico costituisce il 50 per cento del problema, al quale si aggiunge il 12 per cento del riscaldamento domestico e il resto determinato da altre fonti. «Le targhe alterne tutto l’anno non sarebbero sufficienti a riportare Milano in regola con le normative sulle polveri sottili» è la tesi della Moratti. Tra le proposte principali c’è un «ticket d’ingresso per le auto collegato alle emissioni inquinanti», una specie di tassa proporzionale al grado di inquinamento causato dal veicolo. Inoltre, il divieto di accesso in città del trasporto merci in transito.
Strade e trasporti. Per quel che riguarda le infrastrutture, tra i progetti il secondo passante ferroviario, una tangenziale esterna e un tunnel sotto la circonvallazione. Inoltre, metropolitana in funzione fino all’una e mezza nei giorni feriali e per ventiquattro ore su ventiquattro nel fine settimana. Per i pendolari, si pensa di creare un servizio espresso metropolitano che colleghi Milano con i centri principali dell’hinterland senza fermate intermedie.
Casa. «Esiste il grave problema di chi non può permettersi una casa» spiega la Moratti. E annuncia le possibili soluzioni: «mettere un tetto massimo di vendita per le case in edilizia convenzionata, controllando il prezzo finale e non quello dell’area, come avviene adesso». Inoltre «alleggerimento fiscale per i proprietari di case che affittano a canoni accessibili a giovani coppie, lavoratori atipici e famiglie numerose».
Sicurezza. Tra i progetti «un nucleo di polizia locale addetto alla sicurezza sui mezzi pubblici e nei parchi», «eliminare tutte le zone di occupazione abusiva e sgomberare le case occupate», «aumentare il controllo del rispetto della legalità nelle attività delle imprese, dei mercati e dei piccoli commercianti».
Cultura. La Moratti parla di due tipi di intervento e cioè a grande impatto, come realizzare il Museo di arte contemporanea e la Biblioteca europea, e a impatto minore, ristrutturando e rilanciando le piccole biblioteche di quartiere.
Giovani e lavoro. «Rilanciamo il Patto per Milano a tutto campo» spiega, creando una collaborazione di tutte le forze produttive e creando un Osservatorio del mercato del lavoro per lo sviluppo dell’occupazione. E sottolinea il problema dell’assenza di personale quale collaboratrici domestiche e operai non qualificati. «Il 12 per cento della richiesta riguarda categorie di lavoratori non qualificati o scarsamente qualificati».
Costo della vita. «È stato segnalato come uno dei problemi princiapli». Tra le soluzioni rafforzare l’Osservatorio dei prezzi modificando il paniere, offrire alle famiglie buoni scuola per gli asili nido, le scuole materne e l’acquisto dei libri. Inoltre tra i progetti c’è la liberalizzazione dei servizi pubblici «secondo le direttive dell’ue».
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