La Moratti incalza il sindaco: «Ha firmato ciò che criticava» Giallo sulle deleghe di Boeri

Polemica serrata in consiglio comunale tra il sindaco Giuliano Pisapia e l’ex primo cittadino Letizia Moratti sull’accordo di programma per le aree Expo sottoscritto il 14 luglio da Comune, Provincia, Regione, comune di Rho e Poste. Pisapia nella sua relazione non perde occasione per attaccare la giunta precedente: «Expo deve tornare a essere un’occasione straordinaria per tutti, superando i dubbi e le legittime preoccupazioni su quanto fatto finora ora. Ho voluto firmare l’Accordo di programma perché non c’era alternativa e perché sono convinto che saremo in grado di governarlo». Il lavoro fatto presenta «buchi oggettivi determinati da anni di litigi e scontri» che, secondo Pisapia hanno portato a scelte che «non si reggevano in piedi: se non ci mettevamo una pezza (Comune di Rho e Poste italiane non volevano firmare il documento) molto probabilmente il Bie avrebbe revocato l’Expo. Rispetto al passato - la conclusione - in cui c’erano contrasti istituzionali, oggi iniziamo un percorso di unità di intenti. Siamo capaci di mettere una serie di paletti e di fare scelte coraggiose per migliorare» l’Expo e il suo lascito alla città, con decisioni che vadano «a salvaguardia dei beni dei milanesi».
Non si fa attendere la replica dell’ex commissario straordinario Expo Letizia Moratti: «Mi dispiace sentire parlare il sindaco di un Expo per tutti come se quello a cui avevamo pensato noi non fosse così». Moratti rivendica il lavoro fatto: «l’accordo è identico al nostro. Pisapia spieghi ai cittadini perché quell’accordo prima non andava bene e ora che l’ha firmato lui, invece sì». «L’accordo - ribatte in serata il sindaco - è un documento profondamente cambiato grazie a vincoli precisi, ai paletti e alle regole che abbiamo posto e che saranno ulteriormente rafforzati». Il dopo Expo? «Sarà la NewCo a occuparsene - spiega Pisapia - ma posso garantire che ci sarà il parco tematico più grande d’Europa, che non ci sarà speculazione edilizia e che le costruzioni che verranno realizzate saranno di housing sociale, perchè è di questo che ha bisogno Milano».
Intanto è atteso per oggi il parere della Corte dei conti sulla valutazione economico finanziaria della Newco e sull’operazione generale. «Quando siamo arrivati a Palazzo Marino questo parere non era stato chiesto da nessuna delle istituzioni che avevano sottoscritto l’accordo». Così il sindaco ha annunciato di aver chiesto il parere di un perito del Tribunale per valutare il valore delle aree che il Comune dovrebbe cedere a titolo gratuito a Arexpo: «Noi dobbiamo fare le nostre valutazioni prima di entrare nella società e impostare la governance».


Le deleghe dell’assessore all’Expo Stefano Boeri sono rimadate alla settimana prossima quando il governo firmerà il decreto per i poteri di commissario straordinario. Deleghe che il diretto interessato non ha intenzione di rimettere, come chiede il capogruppo del PdL Carlo Masseroli, che lo accusa di «conflitto di interessi».

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