La Moratti incontra Tremonti Patto di ferro per far volare Expo

In un vertice di due ore con il ministro affrontati i temi più spinosi. Il nuovo amministratore delegato Giuseppe Sala: "Importante che il Tesoro stia lavorando per noi"

«Tremonti ci sta dando una mano». Il commissario e il ministro. Letizia Moratti e Giulio Tremonti (per chi lo avesse dimenticato, il maggior azionista di Expo), ieri a colloquio. Come a dire che forse sta nascendo quell’asse di ferro che potrà finalmente far decollare l’organizzazione dell’evento. Due ore d’incontro in via Manin, nella sede milanese del ministero dell’Economia presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate a cui ha partecipato anche Giuseppe Sala, il nuovo amministratore delegato della società organizzatrice che per partecipare al vertice ha interrotto il consiglio di amministrazione rinviato a venerdì e il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli. Un rinvio forse dovuto anche a un clima che si stava facendo troppo acceso dopo le richieste di un emolumento per Sala ritenuto eccessivo e della delega al personale. Se ne riparlerà venerdì insieme al via libera ai primi bandi di gara.
«Tremonti? Un normale incontro», ha minimizzato la Moratti al termine. Ma è chiaro quanto la nuova alleanza sia importante. «Credo che sia molto positivo che il ministro stia lavorando con noi - le parole di Sala - Ci sta dando una mano per lo sviluppo di Expo, nelle relazioni con le grandi corporate e con il mondo imprenditoriale. Credo che dobbiamo assolutamente riempire di contenuti l’evento salvaguardando l’aspetto scientifico con un’operazione di marketing e commerciale». Nessun accenno, almeno a suo dire, all’inghippo delle aree di Rho-Pero su cui dovranno sorgere i padiglioni. Ancora nelle mani del gruppo Cabassi e della Fondazione Fiera, i privati che sarebbero disposti a cederli alla cifra simbolica di un euro in cambio dei diritti a costruire dopo il 2015. «Il tema dell’incontro - puntualizza Sala - è un altro. E io sul tema delle aree ho proprio intenzione di rimanere laterale perché non è compito mio». Anche se il problema resta, visto il muro contro muro tra Comune e Regione. «Quello che auspico è che le aree vengano messe a disposizione a breve. Ma non è materia mia. Io sto cercando di non occuparmene». Nessun lamento sui tagli della prossima Finanziaria, ma ad aleggiare c’è anche lo spinoso tema delle risorse. «Credo - spiega Sala - sia chiaro che ritengo difficile gestire Expo con questa regolamentazione relativa al 4 per cento e non solo. Ma per ora preferisco non porre il problema e portare prima dei risultati», ha spiegato con aplomb tutto meneghino riferendosi alla disposizione approvata nei mesi scorsi dal governo e che mette un tetto al finanziamento del Tesoro per le spese ordinarie.
Sul tavolo anche la questione dei rapporti con la Rai che, secondo i progetti e gli accordi già siglati, dovrebbe realizzare un nuovo centro di produzione sull’area che ospiterà i padiglioni. Una questione da risolvere «entro dicembre».

Per quanto riguarda i contenuti, invece, le trattative con l’azionista Tremonti, sono per realizzare già entro il 2010 un canale tematico della Rai dedicato all’Expo e ai suoi temi cardine: la nutrizione, l’agricoltura e la lotta alla fame nel mondo.

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