(...) per votare un documento che chiede al governo di stringere i tempi sui fondi Expo e allontanare lo spettro (dopo lIci) di ulteriori tagli ai Comuni virtuosi per ricoprire il «buco» lasciato da Veltroni nella capitale. A distanza di poche ore sono arrivate rassicurazioni da Roma. E ieri il sindaco ha incontrato a Palazzo Chigi il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, presente anche il ministro Roberto Calderoli: «Abbiamo dato una concreta e rapida risposta alle richieste che arrivavano dalla Moratti e dal ministro Bossi». Nel Consiglio dei ministri oggi «ci saranno gli stanziamenti per lExpo - annuncia soddisfatta la Moratti -. Non dubitavo che potessero arrivare, semplicemente non avevo notizie». Chiarimento che vuol chiudere le voci di zizzania con Tremonti. «Non ero preoccupata - assicura - ma non avevo notizie, che è anche normale visto che quando avevo sentito Tremonti era in partenza per il Giappone e mi aveva detto che avrebbe guardato il provvedimento appena rientrato, cosa che ha fatto». Ci tiene a ribadire che lExpo non è una rassegna milanese, ma di tutto il Paese. Puntualizza che la visita degli ispettori del Bie prevista a luglio sarà fissata «quando arriverà la legge speciale e secondo gli impegni del governo, che incontreranno». E, dopo che il sindaco di Roma Gianni Alemanno in unintervista al Giornale ha ammesso che «le risorse che servono per Roma non devono essere sottratte allExpo di Milano», la Moratti precisa che «forse cè un punto da chiarire: Expo non è Milano, ma Italia. Alemanno ha tutta la mia solidarietà per i problemi che purtroppo ha ereditato, ma mettere sullo stesso piano è improprio, perché Milano è la città ospitante, ma i fondi sono per un progetto nazionale».
La distanza tra la capitale e la «locomotiva» del Nord - un deficit da 7 miliardi contro un bilancio in attivo per 155 milioni - ha tenuto banco ieri alla Conferenza Stato-Regioni, dove i Comuni hanno chiesto di non accollarsi il taglio da 1,5 miliardi prospettato da Tremonti: «Ai Comuni virtuosi, che erogano i servizi al cittadino, viene chiesto un sacrificio non in linea col contributo che danno al bilancio dello Stato, perchè sono in avanzo». «Non sono daccordo - ha aggiunto - coi fondi per Roma. Ogni ente contribuisca responsabilmente alla manovra». Dopo lincontro tecnico di ieri col ministro Fitto, oggi è riconvocato un tavolo politico Stato-Regioni, prima del Cdm. Il presidente della Provincia Filippo Penati è «sconcertato. Abbiamo chiesto al governo conferma o smentita delle notizie sullipotesi di cancellare 9 Province per decreto e non abbiamo avuto risposte.
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