Elezioni Amministrative 2011

Moratti mandali a casa

Amici dei terroristi di Hamas, di Prima Linea, dei clandestini, dei centri sociali. Vauro, Pisapia, Vendola: è tutto un emergere e riemergere di brutte frequentazioni

Moratti mandali a casa

Amici dei terroristi di Hamas, amici dei terroristi di Prima Linea, amici dei clandestini, dei centri sociali. Da Vauro, il vignettista braccio ar­mato di Santoro, a Pisapia, candidato sin­daco di Milano e uomo, politicamente par­lando, di Nichi Vendola, è tutto un emerge­re e riemergere di brutte frequentazioni nello schieramento più ferocemente anti­berlusconiano. Non è una novità assoluta. Intellettuali ora riveriti, direttori di grandi giornali portati in palmo di mano dalla classe politica e finanziaria, arrivano pro­prio da quell’ambiente che trent’anni fa vo­leva abbattere lo Stato con le spranghe e con le pistole (e che oggi teorizza la morte di Israele).

Adesso siedono nei consigli di amministrazione delle società che da gio­vani bersagliavano di molotov, non schifa­n­o i soldi e la notorietà che offre loro la tele­visione di regime (la Rai). Nascondono il loro passato, si offrono a pubblico ed eletto­ri come moderati, salvo poi agire da inte­gralisti quali sono. È contro questi signori e la loro ipocrisia che Silvio Berlusconi scese in campo di­ciott’anni fa. Se non fosse stato per quell’az­zardo, oggi in Italia comanderebbero i fir­matari del manifesto che mandò a morte il commissario Calabresi, il cui assassino Adriano Sofri tutt’oggi è riverito e stimato. Comanderebbero gli amici degli assassini del giudice Alessandrini, come Pisapia, che addirittura aspira a guidare Milano.

Il pericolo non è scampato, anzi. Sostenuti dal partito dei giudici e dai grandi giornali (entrambi covo di reduci non rassegnati al­la sconfitta subita), ci riprovano a ogni oc­casione e con tutti i mezzi. Sono i Santoro e i Gad Lerner con le loro mistificazioni a vo­le­r trasformare la politica in un ring perpe­tuo. La Moratti si è soltanto difesa, forzan­do la sua indole moderata. Possiamo noi moderati prendere lezioni da chi negli ulti­mi anni ci ha scagliato contro pentiti di ma­fia che hanno sciolto bambini nell’acido, escort ricattatrici fatte passare per vittime indifese, teoremi giudiziari venduti come verità storiche? Io credo di no, è giusto rea­gire e dire forte le cose come stanno. Perso­nalmente non ho dubbi.

Chi oggi si scanda­lizza per una frase detta in tv è gente che non ha detto «a» quando non su Sky ma in Parlamento Di Pietro disse che Berlusconi è peggio di Hitler. Non prendiamoci in giro perché, come dicono a Napoli, accà nisciu­no è fesso .

Gli elettori ne tengano conto.

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