La Moratti mette in bilancio un’altra sforbiciata all’Ici

La Moratti mette in bilancio un’altra sforbiciata all’Ici

Un’altra sforbiciata all’Ici sulla prima casa. La chiederanno compatti i partiti, ma ci sta già lavorando il sindaco Letizia Moratti, che dovrebbe riferire i risultati al vertice con coordinatori e capigruppo milanesi della Cdl convocati a Palazzo Marino domani alle 10. All’ordine del giorno, il bilancio di previsione 2008, che nella città-simbolo del centrodestra dovrà dare a milanesi - e non solo - una lezione di buongoverno contro una finanziaria di miserie. Per questo, il sindaco stringe i tempi: già entro la settimana il documento dovrebbe arrivare in giunta, poi il passaggio in commissione e dritto in consiglio perché sia votato entro fine anno. Si conta di recuperare danè soprattutto tagliando le spese superflue.
Il cammino verso l’azzeramento dell’imposta per tutti è iniziato l’anno scorso con l’esenzione totale a 100mila famiglie e la riduzione per tutti dal 5 al 4,7%. Per il 2008 la linea di Forza Italia, riferisce il capogruppo milanese Giulio Gallera, «è che si vada avanti con la riduzione dell’Ici e senza aumentare le altre tasse locali». An, anticipa il vicesindaco Riccardo De Corato, chiederà che i proventi della vendita del patrimonio immobiliare siano reinvestiti per «interventi di arredo urbano e verde in ogni zona. La spesa corrente dovrebbe privilegiare la sicurezza, la pulizia della città e dato che creare l’assessorato alla Salute è stato una mossa vincente del sindaco, chiederemo che siano aumentati i fondi a favore». La Lega, anticipa il capogruppo Matteo Salvini, chiederà di «tagliare i costi della politica e riversare quelle risorse alla manutenzione delle case popolari e all’assunzione di vigili. Le priorità sono casa e sicurezza».
Proposta che farà discutere è anche quella che il Carroccio lancerà oggi all’incontro dell’assessore alla Mobilità Edoardo Croci coi capigruppo della Cdl. La Lega chiede la sosta gratis sulle strisce gialle, dalle 9 alle 19, per chi lavora o ha un negozio nella zona. «Durante il giorno - spiega Salvini -, tre quarti delle strisce gialle restano vuote e i commercianti spendono molto per lasciare l’auto sulle blu mentre lavorano in zona».
Fi ha chiesto che la città sia divisa in tre aree: «rossa» il centro, dove parcheggiare sulle strisce blu costi anche più di oggi, e con un aumento progressivo dopo la prima ora; «arancione» tra i Bastioni e la circolare 90/91, con il gratta e sosta attuale da 1,50 o 1,20 euro, ma dove i residenti possano parcheggiare gratis sulle gialle in tutta la macroarea (non solo nel proprio sottoambito come avviene oggi) e anche sulle blu nel sottoambito di riferimento; 50 centesimi invece dovrebbe costare un’ora di sosta nella zona «verde», la periferia.

«Vorremmo che la delibera arrivasse in giunta già entro novembre, così da partire con l’estensione insieme all’ecopass (il 2 gennaio, ndr) e tutelare i residenti», spiega Gallera. An però, afferma il capogruppo Carlo Fidanza, boccia già il pagamento della sosta in periferia: «Iniziamo solo lungo le direttrici della metropolitana».

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