La Moratti: il mio programma clonato come la pecora Dolly

La denuncia: l’Ulivo ricopia progetti e idee 24 ore dopo la presentazione

Consiglio d’uso: «Il programma di Letizia Moratti è disponibile per intero sul sito www.letiziamoratti.it e per chi volesse fare un “taglia e incolla” ovvero risparmiare l’inchiostro delle fotocopiatrici è, garantiamo, il mezzo più facile di riproduzione». Bruno Ferrante e i suoi supporter sono avvisati: non serve sprecare tempo e fatica per ricopiare i progetti del candidato sindaco del centrodestra, gli basta usare il mouse e, oplà, in pochi secondi hanno a disposizione una copia replay del programma.
Che l’aspirante primo cittadino del centrosinistra potrà rivendere come «roba sua», naturalmente. Avvertenza che lo staff di Letizia Moratti fa pervenire alla stampa, dopo aver rilevato «con qualche stupore e con gioia sincera» che «da alcuni giorni si ritrovano brani del programma elettorale del candidato sindaco della Casa delle libertà nelle dichiarazioni d’intenti del dottor Bruno Ferrante». Affermazione di non poco conto: accusa di peso soprattutto alla vigilia della presentazione del programma elettorale dell’ex prefetto.
Non ci credete? Ecco l’elenchino delle ricopiature pedisseque: «Si comincia con le riduzioni fiscali per l’Ici, con l’integrazione delle tariffe urbane e extraurbane nei trasporti e con l’offerta gratuita dei mezzi pubblici agli over 65 al minimo di pensione oppure ai disabili. Si prosegue con il riordino del piano parcheggi, con la lotta abusivismo e con il volontariato che, adesso, anche Ferrante dice di voler valorizzare e coinvolgere attivamente».
Denuncia accompagnata, come si usa, dai virgolettati originali e da quelli «ricopiati» via Ansa, Radiopopolare, Metro e Omnimilano: replica nuda e cruda avvenuta sempre, guarda un po’, con ventiquattrore di distanza dalla versione firmata da Letizia Moratti.
Chiaro esempio di clonazione programmatica, di «fedele riproduzione» che, chiosa la nota stampa della direzione della campagna elettorale di Letizia Moratti, «non può non renderci felici. Motivo? Ferrante, così facendo, segnala una coraggiosa scelta culturale che coinvolge pure il suo schieramento: infatti, il centrosinistra fa proprie, per una volta, le nostre proposte, le nostre idee e i nostri progetti ossia mette fine alla sua cosiddetta egemonia culturale». Osservazioni che non una forzatura politica bensì la rigorosa rilettura delle cronache politiche locali, quelle dove si racconta anche delle difficoltà di Ferrante e dei partiti dell’Unione a mettersi d’accordo sulle proposte elettorali da vendere ai milanesi. Che potranno rendersene conto oggi, dopo le 16.

30, quando Ferrante renderà pubblico il suo piano per la città. «Milano potrà quindi valutare serenamente quel programma che viene presentato per quello che è: un programma Dolly, come la pecora clonata dagli scienziati inglesi qualche anno fa e, com’è noto, nata morta».

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