«Un buon incontro» dicono gli uomini di Letizia Moratti subito dopo che il sindaco di Milano ha lasciato Palazzo Chigi, dove è stata ricevuta dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Unora di faccia a faccia tra il premier e il primo cittadino milanese, che si è presentata sorridente e tranquilla, con lobiettivo di sedare le incomprensioni sullExpo, su Malpensa e Linate (che Cai chiede di ridimensionare) e sulle infrastrutture lombarde che hanno bisogno di partire al più presto. Oggi la Moratti vedrà il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per siglare un accordo in vista dellExpo, del quale farà parte anche il controverso tema dei collegamenti tra Milano e la capitale.
Le incomprensioni tra la Moratti e Palazzo Chigi ieri sono sembrate più legate a questioni di forma che di sostanza, perché lobiettivo di sostenere le esigenze lombarde è totalmente condiviso. Le parole di Berlusconi sono apparse rassicuranti in particolare sulla liberalizzazione dei diritti di volo, oltre che sullintenzione del premier di impegnare la Farnesina a procedere rapidamente alla rinegoziazione degli accordi bilaterali con gli Stati esteri. «Siamo molto più tranquilli», ripetono anche nellentourage della Moratti.
Il sindaco, convinta che le difficoltà siano nate da problemi di intermediazione, si è appellata a Berlusconi perché gestisca ancora più direttamente lExpo e le vicende milanesi, o personalmente o attraverso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, con cui i rapporti di entrambi sono notoriamente ottimi. Qualche tensione era nata dopo lintervista dai toni molto duri rilasciata domenica scorsa dalla Moratti a Lucia Annunziata, anche se in realtà il sindaco non ha mai preso le distanze dal premier, ma solo da alcune posizioni del governo (in particolare del ministro dellEconomia, Giulio Tremonti).
Tra i temi caldi resta la vicenda che riguarda gli stipendi dei membri del cda di Expo 2015, che il Tesoro ha chiesto di verificare, bloccando di fatto i lavori della società.
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