Moratti pentito «Balotelli? Lo riprenderei domattina»

Roma La partita con l’Uruguay (che l’Italia non incontrava da 9 anni e mezzo, ultimo precedente l’1-1 di Milano il 17 aprile 2002) sarà la prima volta dell’attacco azzurro multietnico. Balotelli, palermitano di nascita ma con genitori ghanesi, e Osvaldo, argentino con passaporto italiano e con avi di Filottrano (Ancona), formeranno la coppia che tenterà di scardinare la difesa celeste nella sfida di Roma, sede scelta per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. «Da loro mi aspetto che quando perdono palla aiutino i compagni e siano i primi a contrastare», sottolinea Prandelli.
Da Milano il patron interista Moratti recita una sorta di mea culpa su Balotelli: «Lo riprenderei domattina. Ho sempre molta stima per lui, mi sembra che stia venendo fuori molto bene grazie a Mancini e a questa sua esperienza in Inghilterra. Ma non l’ho lasciato scappare, sono successe cose per cui era duro trattenerlo. Non l’abbiamo aspettato come ha fatto il City? Non si è mai lungimiranti...».
La Roma invece ha già vinto la sua scommessa su Osvaldo, tornato in Italia dopo le negative esperienze di Lecce, Firenze e Bologna e il rilancio all’Espanyol. «È il prototipo dell’attaccante moderno, con personalità, grande forza fisica e ottime doti tecniche», disse Prandelli pochi giorni prima di chiamarlo in azzurro.
«Sono felice di essere titolare all’Olimpico, il mio stadio, sta succedendo tutto molto velocemente - così l’attaccante giallorosso, già in campo per 34’ a Pescara contro l’Irlanda del Nord -.

Per me la sfida con l’Uruguay sarà come un derby, visto che sono argentino anche se prima viene l’Italia». Le assenze di Cassano e Rossi gli hanno spalancato le porte della Nazionale: «Mi auguro che tornino presto in campo, vorrei essere convocato per merito e non per l’assenza di altri».