Moratti seccato, però Branca non rischia

Ufficialmente il presidente è dispiaciuto, anzi è seccato.
Insomma Marco Branca non rischia.
Mentre sui siti e nei blog la folla nerazzurra chiede vendetta e vorrebbe la testa di tutti i primogeniti, così, giusto per scaricare, Moratti tenta di mantenere la calma, e non è facile. Va bene tutto però Diego Forlan è stato presentato come l’antidoto alla fuga di Samuel Eto’o, ha anche risposto a domande dirette sull’eredità lasciata dal camerunense e ha spiegato che con lui si volta pagina. Però alla fine non c’è.
L’errore, così come lo ha definito Moratti, è frutto di una compartecipazione di storditi da far paura. Il primo è l’Atletico di Madrid quando comunica che avrebbe tenuto Forlan in panchina contro il Vitoria Guimaraes in Europa league per non compromettere le trattative di mercato dell’uruguaiano. Dichiarazione avventata in quanto Forlan aveva già giocato in un preliminare con l’Atletico contro la squadra norvegese del Stromsgodset il 28 luglio e il 4 agosto. Ma diamo il beneficio della buona fede ai madrileni: magari pensavano anche loro che il preliminare non contasse. Ma è solo un atto di bontà che va girato anche al giocatore, l’unico che certamente non poteva aver dimenticato di essere sceso in campo per un incontro internazionale. Stordito anche chi si deve occupare della posizione del giocatore in trattativa: è comunitario? Deve scontare giornate di squalifica? Può essere inserito in lista?
Dal procuratore non ci si aspetta collaborazione, fa il suo mestiere, deve vendere la sua merce e deve lucidarla non ammaccarla. E poi Daniel Bolotnicoff, quello di Forlan, si è subito tirato fuori: «Io non avevo niente da nascondere, Forlan ha giocato due partite internazionali trasmesse in televisione in tutto il mondo». Che all’Inter però nessuno ha visto, nonostante fossero giornate roventi di mercato e l’uruguaiano fosse stato individuato subito come un rinforzo per la stagione 2011-12.
Il presidente è fuori città, rientra oggi nel tardo pomeriggio. Ha già fissato in agenda una serie di incontri con i protagonisti della vicenda, e può sucedere di tutto. Moratti perdona ma non scorda, per ora il suo stato d’animo galleggia fra tante idee, di certo vuole accertarsi delle responsabilità di ognuno, tutta gente a busta paga. Lo stupore e la meraviglia che lo hanno colto in un primo momento, stanno lasciando spazio alla razionalità. Moratti non è seccato perché avrebbe potuto pagare meno Diego Forlan, il giocatore era già in supersaldo, meno di così era impossibile. Non è neppure preoccupato per l’esito della prima fase a gironi di Champions con Lilla, Cska Mosca e Trabzonspor, che ritiene abbordabile anche senza Forlan. Moratti è seccato per la figura meschina fatta con la Uefa, perché la società campione del mondo si presume lo sia ad ogni livello.
E c’è poi un secondo livello di seccatura che conoscendo Massimo Moratti non è meno trascurabile: Luc Castaignos.

Il presidente avrebbe confidato ai suoi più diretti collaboratori che aver lasciato fuori lista Champions il diciannovenne olandese, senza poterlo recuperare ora, lo trova imperdonabile. Soprattutto per il calciatore, al quale avrebbe voluto far assaporare l’esordio nella competizione europea più importante. Ma questo ai tifosi interisti importa molto meno.

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