Un euro per vivere l’emozione di assistere all’esecuzione di un condannato alla sedia elettrica. Certo, una simulazione, ma davvero realistica. A «friggere» solo un manichino, mica un uomo vero. Ma l’attrazione messa in piedi dal giostraio Renzo Biancato - che ha comprato la sedia elettrica negli Usa e da due settimane l’ha piantata nel bel mezzo del luna park dell’Idroscalo - ha fatto andare su tutte le furie molti. In primo luogo il sindaco Letizia Moratti. «Non si può permettere che si giochi con macabre riproduzioni di esecuzioni capitali», aveva detto il primo cittadino, chiedendo di «interrompere l’indegno spettacolo». Reazione ancora più veemente da parte dell’assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli: «È una vergogna. Questi tizi venderebbero anche la madre pur di guadagnare». Lui, il giostraio 47enne, si difendeva. «È solo un gioco innocuo. Nulla di grave». Ma anche alla Provincia nessuno aveva voglia di scherzare. Il vicepresidente Alberto Mattioli aveva cercato di convincerlo a rimuovere la giostra degli orrori. Ancor più deciso il leghista Matteo Salvini. «O ci pensano le istituzioni o ci penserà qualcun altro a spostare quel manichino vergognoso», diceva con la consueta verve. Anche i consumatori, Codacons in testa, non avevano preso bene lo show della sedia elettrica, presentando un esposto alla procura della Repubblica per cacciare il manichino dal luna park. E ha dato battaglia anche il Movimento italiano dei genitori: «Questo genere di spettacolo non è educativo per i ragazzi».
Alla fine la sedia elettrica è stata fermata. Coperta ieri sera, per essere rimossa. Lo hanno deciso il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, e il direttore del parco giochi Riccardo Trebino: «Abbiamo dato la grazia al prigioniero».
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