La Moratti: "Soluzioni vere, non rimedi dell'ultim'ora"

Il sindaco di Milano, in prima fila nella battaglia per la sicurezza, concorda con il richiamo di Napolitano e chiede risposte "rapide, chiare e complete" su questo tema che "non è stato ancora affrontato con la responsabilità dovuta ai nostri cittadini".

La Moratti: "Soluzioni vere, non rimedi dell'ultim'ora"

Milano - "Basta rincorrere le emergenze, basta cercare rimedi dell’ultima ora: la sicurezza degli italiani merita una risposta vera, che sappia dare soluzioni rapide, chiare e complete. Anche quest’ultimo episodio di violenza riapre drammaticamente temi che non sono ancora stati affrontati con la responsabilità dovuta ai nostri cittadini". È questo il commento del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, alla notizia della decisione del doverno di varare il decreto legge sulle espulsioni. La Moratti, in prima fila nella battaglia per la sicurezza, tanto da aver mobilitato Milano su questo tema, dice poi di condividere "pienamente le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando invita le istituzioni a "compiere ogni sforzo" per garantire quel bene prezioso che è la sicurezza dei cittadini.

Gli italiani - sottolinea Letizia Moratti - chiedono con urgenza risposte ai drammi personali dei più deboli, di donne, anziani, bambini, di chi subisce furti, rapine, violenze, di chi vive il grave disagio delle case occupate abusivamente, di chi soffre per la mancanza di sicurezza sulle strade o per i maltrattamenti, così come per l’illegalità che ancora ferisce le nostre città, traducendosi in tante situazioni fra l’altro di spaccio di droga e di prostituzione a cielo aperto".

"Rincorrere le emergenze - aggiunge il sindaco di Milano - non permette di affrontare questi bisogni con la dovuta serietà e profondità. Politiche ispirate a un buonismo che sul problema dell’immigrazione non tiene assolutamente conto della necessità di coniugare diritti e doveri".

"Questo ennesimo atto di violenza accaduto a Roma - conclude Letizia Moratti - dimostra la necessità di stabilire norme nazionali che sappiano regolare i flussi immigrazione che permettano poi a forze dell’ordine e istituzioni di combattere i singoli episodi di violenza, criminalità e illegalità. Non è con la rinuncia alle moratorie sull’ingresso incontrollato degli immigrati o con atteggiamenti inutilmente buonisti e populisti che si costruisce questo quadro di convivenza e sicurezza per tutti".

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