Moratti in testa ma sotto il 50% E la sinistra cannibalizza il Pd

Da ri-candidata inizierà a parlare forse dal 21 marzo, quando Silvio Berlusconi arriverà in Triennale per lanciare la campagna elettorale del sindaco. Per ora Letizia Moratti continua a seguire la strategia del silenzio, sugli avversari e sulle lotte interne alla coalizione per le poltrone del prossimo mandato. La Lega ha prenotato quella del vicesindaco, ma il Pdl prova a difendere il posto per Riccardo De Corato. E nel Carroccio il Senatur Umberto Bossi ha tirato il freno a mano sul nome di Matteo Salvini, riaprendo i giochi per il numero due della Moratti. Che ieri ha glissato sull’argomento «adesso pensiamo a vincere». E non è entrata nel merito dei sondaggi che la darebbero più vicina all’avversario del centrosinistra, Giuliano Pisapia. «Io non li leggo, lavoro» è tornata a ripetere anche ieri. Ma quelli commentati al tavolo di casa Moratti, durante l’ormai rituale vertice del lunedì in galleria De Cristoforis con i colonnelli di Pdl e Lega, evidenzierebbero con chiarezza che se si andasse al voto ora sarebbe inevitabile andare al ballottaggio.
Il sindaco e la coalizione raggiungerebbero un risultato intorno al 48,5 per cento, sotto al 42-43% invece il centrosinistra con Pisapia. Il terzo polo attirerebbe il 7-8 per cento, gli altri candidati chiuderebbero la torta con risultati da «zero virgola». Nel centrodestra, è data in crescita la Lega, potrebbe arrivare ad un 14-15 per cento mentre il Pdl dovrebbe impegnarsi a risalire da un 27-28 per cento. La lista civica degli assessori Giovanni Terzi (capolista) e Mariolina Moioli, fedelissima del sindaco, viene quotata intorno al 2-3 per cento. Tra le formazioni che si coalizzeranno con la Moratti, segnalato con uno 0,8% la Destra, intorno allo 0,5 la Fiamma Tricolore.
Nell’alleanza per Pisapia invece starebbero crescendo i partiti della sinistra critica, Sinistra e libertà intorno al 6%, poco meno anche l’Italia dei valori.
«Siamo di gran lunga in vantaggio - assicura il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani - e siamo solo all’inizio della campagna elettorale, non abbiamo ancora presentato il programma». Ma non stupisce il richiamo a parlamentari, eurodeputati e ministri lombardi a tornare sul territorio per giocare in prima linea la partita milanese e recuperare consensi. «Recuperiamo lo spirito del ’94» ha ammonito nei giorni scorsi, quello di Forza Italia partito dei gazebo e delle piazze. Una chiamata alle armi per convincere gli indecisi ed evitare che la Lega faccia l’en plein di voti. Anche il premier Berlusconi ha garantito che sarà presente nei weekend, «tutte le volte che ci sarà bisogno della mia presenza» come ha promesso ai coordinatori locali. Il primo appuntamento, appunto, è già fissato il 21 marzo in Triennale. Tra il 18 e il 22 marzo arriverà anche Bossi per un evento legato alle Cinque giornate di Milano, a fianco del sindaco.


Già da lunedì prossimo compariranno invece i manifesti elettorali della Moratti e tra sabato e lunedì, chiuso il programma elettorale con i partiti, verrà stampato il libro con i cento progetti realizzati nei cinque anni di mandato da inviare alle famiglie.
E il sindaco si preparerà a lanciare le cento promesse per riconquistare Milano. A quel punto, dovrà finalmente tornare a parlare (anche) da candidata.

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