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Moratti: «Tranquilli, si cambia»

«È il momento di cambiare? Sarà Gasperini a vedere, comunque penso di sì». Così ha risposto Moratti. E si cambia perché Moratti c'è rimasto male: «Penso che per primo l'allenatore abbia capito, quindi credo che sia lui stesso, senza bisogno di nessuna spinta, a cercare i rimedi necessari per rimettere in piedi la squadra».

Claudio De Carli
nostro inviato a Appiano Gentile
Ieri era stato Zanetti ad aprire il varco: «Dateci tempo, è normale avere difficoltà all'inizio quando si cambia così tanto. Noi siamo sicuri che è stato solo un incidente, siamo tutti con l'allenatore». Oggi, vigilia di Inter-Trabzonspor, Estebian Cambiasso ha ribadito: «Abbiamo una motivazione altissima, una squadra come la nostra non si ferma di fronte a una sconfitta e guarda subito avanti». Ma sono le critiche che lo hanno fatto impennare: «Ma quale problema? Qual è il problema? La difesa a tre? Soffermarsi a parlare del posizionamento difensivo a 3 o a 4 è riduttivo, ormai si difende in dieci e si attacca in dieci. Mi sembra poca cosa soffermarsi su questo. Il problema è aver perso una partita? Perdere una partita vuol dire dover cambiare tutto e tutti dal presidente al magazziniere? Non capisco davvero di cosa stiamo parlando».
Quindi avanti con questo modulo?
Negativo: «È il momento di cambiare? Sarà Gasperini a vedere, comunque penso di sì». Così ha risposto Moratti. E si cambia perché Moratti c'è rimasto male: «Penso che per primo l'allenatore abbia capito, quindi credo che sia lui stesso, senza bisogno di nessuna spinta, a cercare i rimedi necessari, se non altro per rimettere la squadra in condizione di aver fiducia». Era stato proprio Moratti a far capire a tutti, Gasperini compreso, che non avrebbe avuto pazienza. E lo stesso allenatore in conferenza stampa ha confermato, anche se non in modo diretto: «Vi soffermate troppo sul modulo, ma non è il modulo che ci ha fatto perdere». E allora chi? Gli interpreti?
Sembra che tutti si difendano e difendano tutti.

Ma all'interno dello spogliatoio c'è serenità, nessuna fronda, tutti col mister, anche perché contro i turchi si torna alla difesa a quattro con Sneijder dietro le punte.

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