«Sono rimasto stupito non più di tanto». Giovanni Trapattoni, attuale ct dell'Irlanda, all'epoca ct della Nazionale italiana, è uomo sincero fino in fondo. Non gli era piaciuto quell'arbitro un bel po' ciccione, dell'Ecuador, Byron Moreno, che lo aveva di fatto estromesso dal mondiale 2002 agli ottavi contro la Corea del Sud allenata da Hiddink, e ha ripetuto il suo giudizio dinanzi alla notizia che ha fatto il giro del mondo. Moreno è stato arrestato negli Usa, alla dogana del JFK di New York: gli hanno trovato nelle mutande 6 chilogrammi di eroina. Quell'arbitro annullò un gol regolare a Tommasi, riuscì ad espellere Totti per doppia ammonizione dopo aver decretato un rigore contro l'Italia parato da Buffon. Meno diretto il presidente della federcalcio Abete. «É la conferma a posteriori che la qualità di Moreno come soggetto garante non gli si attagliava in modo particolare».
Sarebbe più interessante invece ascoltare il commento di Franco Carraro che all'epoca rivestiva i panni di presidente della federcalcio. Egli venne informato da due giornalisti italiani, all'areoporto di Tokio, prima di rientrare a Roma con la nazionale eliminata da Moreno, che tra l'arbitro dell'Ecuador e il dirigente coreano presidente del comitato organizzatore del mondiale 2002, c'era stato un incontro non ufficiale presso un noto albergo della capitale coreana a poche ore dagli ottavi di finale. Carraro dapprima promise che avrebbe chiesto una inchiesta a Blatter sull'episodio, poi tornato in Italia, cambiò indirizzo, non se la sentì di mettere sotto accusa la regolarità del torneo mondiale e lasciò abortire quella denuncia.
A otto anni di distanza si è finalmente capito che l'arbitro Moreno non era assolutamente affidabile.
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