Cronaca locale

Morgan e Carlinhos Brown rendono omaggio a Jackson

Il mondo della musica da Milano rende omaggio a Michael Jackson: ieri pomeriggio Morgan ha ricordato l'artista americano cantando una delle sue canzoni più celebri. La sera prima invece dal festival Latinoamericando Carlinhos Brown, uno degli artisti più significativi della musica brasiliana contemporanea, ha recitato due preghiere con la sua band.
Andiamo con ordine: alla mattina durante l'incontro «La cultura e il dolore» nella rassegna la Milanesiana con il filosofo Bernard Henri Levy, Claude Lanzmann, direttore della rivista Les temps modernes, Vittorio Sgarbi, critico d'arte, il giornalista Stefano Montefiori, Morgan ha ricordato Jackson con un suo brano. Un omaggio insolito quello dell'ex cantante dei Bluevertigo: Morgan infatti ha suonato una versione di Billie Jean al pianoforte, introdotta con uno strumento acustico del Senegal. «Non dovrebbe essere suonato in questo modo - ha detto prima dell'esibizione - ma non m'importa, lo faccio lo stesso». Bernard-Henri Lévy di nuovo ospite della rassegna ideata e organizzata da Elisabetta Sgarbi ha presentato un dialogo sul ruolo degli "operatori culturali" nell'ambito del dibattito sui diritti umani e sulla concordia tra i popoli. Ed è proprio da un altro artista impegnato per un mondo e una società migliore che venerdì sera è stato ricordato il re del pop. Carlinhos Brown, cantante, compositore, percussionista, e produttore musicale, considerato tra i fondatori del samba reggae, molto amato a Bahia per il suo impegno nelle favele, al termine del concerto, ha recitato il padre Nostro e l'Ave Maria per Jacko.
Brown ha riscosso un grande successo nel 2002 cantando con Arnaldo Antunes e Marisa Monte nei Tribalistas, ma il punto definitivo per la sua conquista dell'universo musicale mondiale è stato il film di Fernando Trueba - e CD parallelo- El milagro de Candeal (Il miracolo di Candeal), un documentario sulla musica e la cultura di Salvador de Bahía e i progetti sociali che Brown porta avanti da anni nella favela di Candeal. Il documentario ottenne due premi Goya della Academia di cinema spagnola 2005. Oltre al progetto di emancipazione di Candeal attraverso la musica, si annoverano lo spazio musicale «el Candyall Gueto Square »e la scuola di musica Pracatum, scommettendo sull'educazione.
Intanto ieri pomeriggio un gruppo di fan ha pregato e cantato le canzoni del re del pop in piazza Castello.

Una sorta di veglia funebre durata un paio d'ore con gente in lacrime che intervallava abbracci a ricordi di concerti.

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