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Morti bianche, dieci gli indagati a Civitavecchia Il sindaco chiude la centrale Enel: "Ora chiarire"

Dopo il tragico incidente di sabato costato la vita ad un operaio, il sindaco chiude la produzione per il tempo necessario a fare chiarezza. Indagate dieci persone: sette sono dirigenti dell'Enel. Polverini: "Tre morti in tre anni sono tanti". Stamani trecento operai davanti ai cancelli della centrale

Morti bianche, dieci gli indagati a Civitavecchia 
Il sindaco chiude la centrale Enel: "Ora chiarire"

Civitavecchia - Cancelli chiusi stamani alla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord dopo l'ordinanza di chiusura del sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini, firmata ieri a seguito dell'ultimo incidente mortale avvenuto sabato scorso all'interno dell'impianto. Circa 300 operai si sono recati stamani davanti ai cancelli della centrale per avere informazioni precise su quanto determinerà l'ordinanza di chiusura di 15 giorni della centrale. Ad attenderli i responsabili sindacali tra cui la segretaria della Cgil Elsa Bertero che ha spiegato loro che da oggi verranno avviate le procedure per garantire ai lavoratori, attraverso ammortizzatori sociali, un reddito per tutto il periodo di stop della centrale. La prima riunione tecnica convocata da Moscherini per dare corso a quanto disposto dall'ordinanza - tutte le verifiche tecnico e amministrative per stabilire le eventuali criticità sulla sicurezza per i lavoratori - si terrà stamani alle 11 nella sede del comune di Civitavecchia.

Indagati 7 dirigenti dell'Enel
Gli indagati per l’incidente alla centrale Enel di Civitavecchia, in cui ha perso la vita Sergio Capitani, sono in tutto 10, di cui 7 dirigenti Enel, 2 della ditta di manutenzione Guerrucci e 1 della Chiodi. Secondo quanto si apprende, i dirigenti Enel sono tutti in forza alla centrale di Torre Valdaliga Nord.

L'ordinanza del sindaco Il sindaco ha spiegato che l’ordinanza è condivisa dal sindaco di Tarquinia e dalla provincia di Viterbo insieme ai rappresentanti della Provincia di Roma che hanno partecipato all’incontro di questo pomeriggio. L’ordinanza dunque porterà ad un periodo di chiusura dell’impianto per il tempo necessario alle verifiche, che il sindaco ha definito "a freddo", vale a dire controlli che saranno fatti mentre la centrale non è in funzione. La centrale sarà poi riaperta con decisione che spetterà anche all’Inail e all’Asl quando i tecnici istituzionali "avranno finito il loro lavoro e avranno tutto il tempo per farlo". Successivamente partirà una seconda fase "a caldo" con riattivazione della produzione. Moscherini ha poi spiegato che da domani partiranno inoltre tutte le procedure necessarie per venire incontro ai lavoratori tra cui anche la cassa integrazione che saranno predisposte con accordo sindacale. "Qualora l’indagine dovesse accertare - ha aggiunto Moscherini - una responsabilità diretta di Enel il Comune, insieme al Comune di Tarquinia, ha deciso di costituirsi parte civile".

Nessun disagio con l'elettricità La chiusura della centrale a carbone di Enel di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia, non avrà nessuna ripercussione sulla rete elettrica e sulla distribuzione di energia. I tecnici di Terna, la società che gestisce la rete di distribuzione e il dispacciamento dell’elettricità, fanno sapere che lo stop alla produzione della centrale disposto dall’ordinanza del sindaco di Civitavecchia, che avrà effetto da domani, non genererà nessun problema sulla rete italiana. Il meccanismo del dispacciamento dell’elettricità permette infatti di equilibrare la distribuzione della corrente elettrica, anche nel caso di chiusura di un impianto come quello di Torrevaldaliga, al posto del quale subentrano altri impianti.

Polverini: "Tre morti in tre anni sono troppi" "Il sindaco mi ha informato di questa sua decisione. Del resto tre morti in 3 anni sono tanti, troppi, e quindi se è arrivato a una decisione così drastica avrà le sue buone ragioni". Lo ha detto la neo presidente della Regione Lazio Renata Polverini commentando la decisione del sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini che ha annunciato la chiusura della centrale Enel di Civitavecchia dopo la morte di Sergio Capitani, fino a quando non ci saranno chiarimenti sulla vicenda. "È chiaro che per questo ragazzo così giovane che ha perso la vita, è un gesto molto forte che dà un pò di speranza a questi genitori. Le istituzioni - ha proseguito Polverini - hanno il dovere di garantire la sicurezza. Io ho già detto che, per quelle che sono le competenze della Regione, cercherò di mettere a frutto la mia esperienza sindacale. La Regione può fare molto". "Se in questo paese - ha sottolineato Polverini - si consuma ogni anno una tragedia così grande con tanti morti vuole dire che non tutti rispettano le regole e non tutti fanno quello che dovrebbero fare.

Per quel che mi riguarda mi metterò subito al lavoro per dare delle risposte importanti".

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