Morti bianche, nell'Ue una vittima ogni tre minuti e mezzo

Secondo Bruxelles questo "dato inquietante" potrebbe essere evitato facendo ricorso ad una sistematica valutazione del rischio sul posto di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio come quello delle costruzioni, della sanità e dell’agricoltura

Bruxelles - Ogni tre minuti e mezzo nell’Unione europea qualcuno muore per cause relative al lavoro e la gran parte di incidenti e di malattie, relative appunto alla propria attività, potrebbero essere evitati. È questo il dato da cui parte la campagna biennale sulla valutazione dei rischi sul lavoro che sarà lanciata domani a Bruxelles dalla Commissione europea e dall’Agenzia Ue per la sicurezza e la salute sul lavoro.

Secondo i dati Eurostat relativi al 2005 nell’Ue gli incidenti sul lavoro mortali arrivano ogni anno a 5.720, mentre secondo le stime dell’Organizzazione mondiale del lavoro altri 159.500 persone perdono la vita a causa di malattie provocate dalla propria occupazione. Proprio combinando queste due cifre si arriva al dato agghiacciante di un morto ogni tre minuti e mezzo, che secondo Bruxelles potrebbe essere evitato facendo ricorso ad una sistematica valutazione del rischio sul posto di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio come quello delle costruzioni, della sanità e dell’agricoltura.

A

presentare la campagna europea per la sicurezza sul lavoro saranno presenti domani a Bruxelles il commissario Ue al Lavoro Vladimir Spidla e il direttore dell’Agenzia Ue per la sicurezza e la salute sul lavoro Jukka Takala.

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