Si chiamava Patrick Leigh Fermor, ed era una vera leggenda per il mondo letterario anglosassone. Questo anziano Lord che si è spento ieri, a novantasei anni nella sua casa di Evesham nel Worcestershire, era lultimo scrittore che incarnava il mito del grande viaggiatore letterato. La sua penna, infatti, dava il meglio proprio nella descrizione dellaltrove, rendeva linquietudine di chi si sente vivo quando divora il tempo e lo spazio.
E se, per questioni damicizia, potrebbe essere paragonato a Bruce Chatwin, cera in Leigh Fermor, anche per questioni danagrafe (era nato nel 1915) qualcosa lo legava, ultimo ma non epigono, ai grandi esploratori vittoriani. Per rendersene conto basta leggere i due libri che gli hanno dato fama tardiva in Italia: Mani. Viaggi nel Peloponneso, una dichiarazione damore per la Grecia antica e moderna, e Tempo di regali, in cui racconta la sua fuga da Londra e da una carriera scolastica tuttaltro che brillante, anzi caratterizzata da una certa propensione al teppismo ribaldo almeno per gli standard inglesi del tempo.
Ed è forse proprio Tempo di regali a dare meglio lidea del personaggio. Fermor, ad appena diciotto anni mentre gia cullava vaghe ambizioni letterarie, mise mano a un progetto nitido e folle: attraversare lEuropa a piedi per raggiungere la Turchia, in tasca pochissimi soldi e le Odi di Orazio. Ovviamente distruggendo i sogni del padre Sir Lewis Leigh Fermor, geologo di fama e per altro grande viaggiatore anchegli, che già aveva dovuto masticare amaro per lespulsione dalla Kings School di Canterbury, (il giovane Patrick era stato scoperto a tenersi per mano con la figlia di un fruttivendolo del posto). Meglio si adatta però allo spirito del giovane Leight Fermor la Seconda guerra mondiale (i conflitti hanno spesso bisogno di scapestrati). Da soldato si distinse più che da studente: forte della sua conoscenza della Grecia ebbe un ruolo importante dietro le linee della battaglia di Creta. Si trovò a guidare la resistenza dei partigiani greci contro i nazisti, compiendo unimpresa memorabile che affascinò anche il patinato mondo di Hollywood. Nel 1942 fu infatti paracadutato sullisola, dove, travestito da pastore, organizzò la resistenza greca, spingendosi a rapire di persona il generale e comandante tedesco Heinrich Kreipe. Da questa avventura, in stile 007, nacque il film del 1956 Lagguato (conosciuto anche con il titolo Colpo di mano a Creta), girato da Michael Powell.
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