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É morto Santana sconfitto del Sarrià

San Paolo. Tele Santana, allenatore due volte campione del mondo interclub e protagonista come ct brasiliano della «tragedia del Sarrià», è morto oggi a 74 anni in un ospedale di Belo Horizonte. Santana era stato ricoverato due settimane fa per un'infezione intestinale, la sua salute era già gravemente minata da quando, nel 1996, era stato vittima di un'ischemia cerebrale, dovuta possibilmente ad un errore medico. Nel 2003, gli era stata amputata una parte della gamba sinistra dopo un'operazione di rivascolarizzazione. I malanni fisici hanno interrotto brutalmente, dodici anni fa, la sua carriera. «Come giocatore e come tecnico, la particolarità di Santana è stata quella di aver lottato, contro tutto e tutti, per un calcio migliore, più giusto, più corretto e più bello», scrive oggi il sito internet brasiliano Pelè.net. Santana era nato a Itabira, nello stato di Minas Gerais. Come mezza punta, non era un fuoriclasse, ma un vero trascinatore. Diventato presto allenatore per la sua intelligenza tattica, vinse come giovanissimo allenatore la prima edizione del campionato brasiliano con l'Atletico di Minas Gerais nel 1951.

Con la sconfitta contro l'Italia come ct nel 1982 e poi contro la Francia ai rigori nel 1986, visse un periodo di ostracismo, se non addirittura di ostilità, in Brasile, che si trasformò poi di nuovo in idolatria con la conquista della Coppa Libertadores e del titolo mondiale interclub nel 1992 e 1993 con il San Paolo.

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