Morto Servan Schreiber, fondò «L’Express»

Jean-Jacques Servan Schreiber, morto la scorsa notte, a 82 anni, dopo una breve malattia, sarà ricordato soprattutto come fondatore del settimanale L'Express e autore de «La sfida americana», diventato un best seller alla fine degli anni '60. Giornalista competente e fine osservatore dell'ambiente politico, Servan Schreiber era stato anche il «capo del partito della modernità». Nella Francia degli anni '60, fu un fine ammiratore degli Stati Uniti e del suo giovane presidente, J.F. Kennedy. Il suo passaggio nella vita politica del Paese fu legato soprattutto alla figura dell'ex presidente della Repubblica Valéry Giscard d'Estaing, con cui fu ministro delle riforme.

Già deputato, poi presidente del partito radicale (dal 1971 al 1979), Servan Schreiber nel '74 si dimise da ministro per essersi apertamente opposto ai test nucleari nel Pacifico. Quanto a L’Express, dal ’64 settimanale indipendente e luogo privilegiato del dibattito politico dell'opposizione, accolse sulle sue pagine grandi firme, da Mendès-France e Mitterrand a Sartre e Camus.

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