Mosca - Si sono riversati in piazza per le festività del 4 novembre i
nazionalisti russi. E a Mosca la polizia antisommossa è intervenuta con il
solito pugno duro.
Le forze speciali Omon hanno fermato 200 manifestati, dalla metropolitana
Arbatskaja. La "Marcia Russa" non autorizzata voleva spingersi più oltre
verso la strada Vozdvizhenka, e i nazionalisti hanno cercato di bloccare la
strada, ma gli Omon hanno rotto le barriere.
Festa del 4 novembre Intanto alla fermata della metro Arbatskaya continuano ad arrivare
manifestanti non autorizzati. Sull’onda di un nazionalismo che si esprime
proprio sotto una festività difficilmente inquadrabile. La vacanza del 4
novembre - per volere di Vladimir Putin - ha sostituito la festa del 7 nel
2005.
Prima si festeggiava il 7 novembre la Rivoluzione d’Ottobre.
Mentre resta relativamente oscura a tutti la ragione per la quale si deve
festeggiare la vittoria nella lontanissima guerra con l’allora regno
polacco-lituano, il 4 novembre 1612.
Rivoluzione di Ottobre o controffensiva contro il nemico. Questo è il
problema. Per una Russia che di recente ha cambiato assetto politico e
anche le festività, i giorni di vacanza e le date storiche si confondono sul
calendario. E il rischio è appunto che i movimenti neonazionalisti, se ne
approprino, come sta accadendo al momento nel centro della capitale
russa.
Duecento fermati Secondo diverse fonti i fermati sono da centocinquanta a
duecento, ma per gli stessi poliziotti gli ordini erano di bloccare qualsiasi
disordine. "Non era chiaro per noi chi fossero davvero", precisa l’agente. "Ci avevano persino detto che anche i gay volevano manifestare oggi".
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