Mostra ad Albenga chiusa per aviaria

Il primo pericolo da fronteggiare è il terrore dei cittadini. Con questo spirito si stanno muovendo le autorità liguri e le organizzazioni di categoria per evitare che la malattia dei polli provochi danni senza che neppure il virus si avvicini all’Italia. Un esempio paradossale quanto significativo arriva dal ponente ligure. È stata infatti soppressa la ventitreesima edizione della Mostra ornitologica prevista per ieri e oggi nel salone-esposizione Don Pelle, a San Giorgio di Campochiesa di Albenga. Tutto per colpa dell'aviaria. Il provvedimento è stato adottato in relazione ad una disposizione del ministero della salute che risale a mercoledì scorso, in cui, allineandosi a quanto deciso a livello comunitario, si è deciso di sopprimere ogni tipo di esposizione di animali, siano essi volatili siano essi cani o gatti. La rassegna avrebbe ospitato volatili canterini, fra cui alcuni rari pappagalli parlanti.
Un altro dato preoccupante lo offre la Confesercenti genovese che rivela come in Liguria la fobia da aviaria abbia portato a un calo di vendite in alcuni casi del 70 per cento, e molti negozi rischiano la chiusura entro la fine del 2005. «Allarmarsi non serve a nulla, siamo pronti a fronteggiare l’arrivo del virus», assicura il responsabile del dipartimento di Igiene Veterinaria dell'Asl 3 genovese, Aldo Garnero, mentre la Regione Liguria ha approvato il piano di prevenzione dell'influenza aviaria che prevede tra l’altro un programma di monitoraggio attraverso prelievi di sangue in tutti i 22 allevamenti avicoli presenti sul territorio.

Per intensificare le attività di sorveglianza le Asl sono tenute ad utilizzare tutte le risorse necessarie anche per fronteggiare un’eventuale emergenza. La giunta ha inoltre stanziato un ulteriore fondo di 50 mila euro da dividere tra le 5 Asl.

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