Claudia Caselli
Ospitava senzatetto, disperati, vagabondi, stranieri, chiunque avesse bisogno di un pezzo di pane, di un rifugio o di conforto umano. Fratel Ettore Boschini, definito dai meneghini il «camilliano dei barboni», arrivò in città negli anni Settanta, offrendo la sua opera caritatevole. Seguendo il monito di San Camillo «più cuore nelle mani», il frate percorreva le strade della nostra città a bordo della sua famosa macchina con una statua della Madonna posta sul tetto, offrendo un aiuto a chi sembrava in difficoltà. Carisma e volontà non abbandonarono mai Fratel Ettore finché, nel 1979, riuscì a trasformare un deposito sotto i binari della Stazione Centrale in un rifugio, che ancora oggi ospita tutte le sere settanta uomini senza fissa dimora. Sarà proprio il nostro Comune a celebrare il frate camilliano, milanese dadozione, attraverso una mostra che illustra il suo operato e la sua persona. Lesposizione sarà allestita alla Loggia dei Mercanti, a due passi dal Duomo, e inaugurata domenica alle 16.30. Sarà linconfondile automobile del Camilliano, parcheggiata fuori dai gazebo, ad accogliere i visitatori della mostra. Allinterno un percorso a pannelli che racconta la vita di Fratel Ettore insieme a video e cortometraggi della sua esperienza dopo larrivo a Milano, nel 1975. Sarà spiegata la sua origine, la sua conversione, la sua spiritualità, elementi che lo condussero nel nostro Comune con il desiderio di «fare del bene». Non mancheranno testimonianze di persone celebri, lallora Presidente Scalfaro, lex sindaco Albertini, lArcivescovo Cardinal Martini, che ricordano affettuosamente e con gratitudine Fratel Ettore. A chiudere la mostra saranno delle illustrazioni del prosieguo delloperato del Frate, curato dallerede della sua opera, Suor Teresa Martino, entusiasta per il coinvolgimento mostrato dalle istituzioni e dalla gente nellorganizzare levento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.