La società perfetta? Qui è quella dei puffi: sì, proprio loro. Sublimati in sculture da Davide Mancosu diventano artisti tra i più noti, «vestiti» ora col dripping di Pollock adesso dai disegni di Keith Haring. Capita poi che la cronaca sia raccontata dai personaggi dei Lego con Stefano Bolcato e che Topolino & co. interpretino i più tragici eventi della nostra storia con Max Papeschi. San Carlo è invece circondato dalle omonime e fluttuanti patatine con Teresa Morelli, mentre il celebre Bacco di Caravaggio nella lettura di Andy - artista e anima dei Bluvertigo - sorseggia dal suo calice della Coca-Cola sperimentando così, come pubblicità vuole, davvero un modo «differente» di bere. Questo tripudio di forme, colori, parole e sorprese, ludico e ironico, spesso pungente e sferzante, ha un nome: «Dadaumpop». È questo il titolo della mostra curata da Igor Zanti che dopo un tour in India promosso dal Ministero degli Esteri approda per la prima volta in Italia, a Genova, per inaugurare oggi. Teatro dell'evento gli spazi di Rinascimento Contemporaneo (via Marsilio da Padova 2 rosso, fino al 23 luglio 2011) che appaiono trasfigurati da questa ondata di Neopop italiano, dove emergono tante anime e affinità con l'eredità dada e duchampiana. L'obiettivo della mostra è proprio questo: comprendere e in un certo senso ordinare le fila del Neopop nostrano verificandone in primis le tangenze con Duchamp, padre del contemporaneo in tutti i sensi e quindi anche del Pop e della sua nuova primavera. Ecco allora artisti che hanno metabolizzato e declinato il mood Neopop, figlio del Giappone anni Novanta che ha in Murakami il più noto dei suoi protagonisti, insieme ad altri che si muovono su versanti più concettuali, non di rado sbizzarrendosi con il linguaggio e i suoi giochi. Sono due volti della stessa tendenza, squisitamente postmoderna e scandita dal crossover tra fumetto, illustrazione, grafica e Street Art: scopriamo quindi un ragazzo degli anni Trenta, Silvio Monti, che con i personaggi Disney ha costruito le «Colonne Portanti della Cultura Contemporanea» e il giovanissimo Antonio Cugnetto, classe 1983, che con materiali di riciclo dà vita alle avventure plastiche del suo alter ego.
Tra di loro, tanti altri artisti in mostra, per lo più tra i 30-40 anni: Angelo Volpe con i suoi ritratti di eroine degne del migliore immaginario nipponico, il collettivo Hackatao creatore di un microuniverso coloratissimo abitato dai Podmork e l'orizzonte Pop-Punk di Chiara Todero. Non mancano i raffinati lavori di Francesco De Molfetta e l'iperrealismo di Paolo Schmidlin in questa mostra che offre al nostro sguardo un brano vivo e in fermento della creatività made in Italy.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.