Una vita dedicata allarte in attività diverse e complementari, quella di Orlando Grosso, nato a Genova nel 1882 e morto a Bonassola nel 1968: pittore ma anche critico e storico dellarte, dal 1910 al 1949 dinamico direttore dellUfficio Belle Arti del Comune di Genova, con un ruolo di primo piano nella cultura locale e nazionale della prima metà del Novecento. La sua città gli deve la riorganizzazione e la fondazione di Musei, il restauro di edifici antichi, la salvaguardia del patrimonio artistico e lintegrità di preziose opere darte da lui messe al sicuro dai bombardamenti e dalle distruzioni della seconda guerra mondiale.
La mostra allestita nel Museo dellAccademia Ligustica di Belle Arti fino a domenica, voluta da un gruppo di collezionisti e promossa dallAccademia con il patrocinio del Comune di Genova e il supporto economico di Azimut, presenta una cinquantina di dipinti di Orlando Grosso, provenienti alcuni dalla Galleria dArte Moderna di Genova e per la maggior parte da collezioni private. Ne testimoniano il percorso artistico arricchito dalla doppia esperienza di pittore e di storico dellarte, a cominciare dagli studi allAccademia Ligustica e dalla stretta collaborazione con il pittore Giuseppe Pennasilico, per proseguire con il successo raggiunto negli anni Trenta e levoluzione ulteriore fino agli anni Sessanta.
Importanti per la sua formazione alcuni soggiorni a Parigi, in particolare tra il 1908 e il 1909: nella città che in questi anni è il centro dellarte contemporanea e delle Avanguardie, il giovane Grosso, da poco segretario per la parte artistica allUfficio Belle Arti, compie studi per il riordinamento dei Musei e delle Gallerie di Genova e scopre il fascino della pittura dei Fauves.
Amore per il colore, immediatezza e sintesi felici caratterizzano la pittura di Orlando Grosso. Le opere esposte spaziano dai ritratti di amici artisti agli interni e nature morte degli anni Quaranta, e rappresentano spesso il prediletto paesaggio ligure cogliendone poeticamente latmosfera. In «Mattino d'aprile» (1928) colori gioiosi celebrano la bellezza primaverile di Albaro, con un timido asinello sotto l'albero di pesco dai fiori rosa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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