In mostra il meglio di Novecento e postmoderno

In mostra il meglio di Novecento e postmoderno

Quest'anno ArteFiera si ripresenta profondamente rinnovata. «Abbiamo voluto - spiega Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere - reinvestire sul ruolo che l'evento ha avuto in passato e che riteniamo continuerà ad avere come piattaforma di riferimento del sistema italiano dell'arte contemporanea e moderna. Verso questo obiettivo continuiamo a fare leva sul partnerariato con l'Associazione nazionale delle gallerie d'arte moderna e contemporanea, che considera questa manifestazione la più rappresentativa del mercato italiano».
Una delle principali novità è stata la decisione affidare la direzione artistica a Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni. Al primo, in particolare, è stato affidato il compito di curare l'arte contemporanea, mentre Spadoni si è occupato maggiormente dell'arte moderna.
«Insieme - dice ancora Campagnoli - hanno voluto sottolineare una visione dell'arte italiana che abbraccia sia il contemporaneo o postmoderno, sia il Novecento». A differenza cdi altre manifestazioni fieristiche, insomma, il visitatore di Arte Fiera può avere una panoramica completa della creatività artistica - italiana, ma non solo - dove le sperimentazioni più recenti sono in buona compagnia con le avanguardie storiche e non risultano così fenomeni estemporanei. Arte Fiera 2013 evidenzia anche la scelta di puntare su temi e progetti, una politica che sarà mantenuta anche nelle prossime edizioni.
Uno di quelli più importanti di questa edizione è Italian Stories. «Si tratta - spiega Spadoni - di una mostra in cui un centinaio di opere, scelte tra le dotazioni delle gallerie espositrici da due critiche (Laura Cherubini e Lea Mattarella), raccontano l'eccellenza della creatività italiana della storia recente». A muovere i direttori artistici non è uno spirito nazionalistico o autarchico, ma la consapevolezza che tra il secolo scorso e questi primi anni del Duemila «l'Italia - come afferma Spadoni - è risultata vincente in un confronto internazionale molto aperto». Sia di italianità, come alveo culturale da difendere e valorizzare, sia di internazionalizzazione, come apertura verso i mercati esteri, parla anche Verzotti.
«In questo periodo di crisi, a comprare sono soprattutto i Paesi emergenti. Non mi meraviglia sentire che buona parte degli artisti che vendono di più in questo momento sono cinesi. Dobbiamo puntare sulla forza della creatività italiana, mettendo in luce gli artisti migliori, sia giovani che delle precedenti generazioni». Va in questa direzione un altro dei nuovi progetti che caratterizzano l'edizione 2013: Solo Show. In questa sezione alcune gallerie mettono in mostra le opere di un unico artista sul quale hanno deciso di puntare con particolare attenzione.
Sempre nell'ottica di stimolare il rilancio del sistema dell'arte italiano (la crisi ha colpito duramente soprattutto il mercato di livello medio, come testimonia la chiusura di decine di gallerie, anche storiche) Bologna Fiere ha deciso di stanziare un primo fondo di 100mila euro per l'acquisto di opere da giovani gallerie o artisti presenti ad Artefiera. Queste opere costituiranno il primo nucleo di una dotazione della fiera. Anche con una decisione di questo tipo Artefiera conferma di voler essere il punto di riferimento del mercato italiano dell'arte moderna e contemporanea. «Ci auguriamo che in futuro anche altre istituzioni seguiranno questo esempio», afferma Campagnoli.

Alla manifestazione bolognese, infine, non mancheranno le occasioni di confronto e dibattito su come il sistema dell'arte può reagire alla delicatezza dell'attuale momento economico e sulle politiche che potrebbero incentivare, e non penalizzare, gli investimenti dei collezionisti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica